L’emergenza educativa
Tre giorni di riflessioni guidate da Giusepppe Savagnone
Da ieri i Reddentoristi del Sud Italia sono a Convegno su questo tema cruciale al quale Papa Benedetto XVI ha dedicato diversi interventi. Educare oggi è una vera e propria sfida non solo per genitori, insegnanti, ma anche per gli operatori religiosi impegnati a trasmettere la fede cristiana attraverso i vari percorsi educativci. Il convegno si svolge a Ciorani (SA), luogo dove è cresciuto l’Istituto redentorista. Qui nel 1836 arrivò – dopo 25 anni di residenza tropeana – il Venerabile P. Vito Michele Di Netta per essere Maestro dei Novizi redentoristi e qui nel 1839 giunse una delegazione della cittadina calabrese per ottenerne dal Superiore Generale il rientro. Il venerato Padre infatti rientrò a Tropea, dove lavorò con rinnovato zelo fino alla sua morte sopravvenuta nel 1849. Oggi la “piccola” Ciorani è un vivace centro di spiritualità e di iniziative culturali, grazie anche all’impegno del Gruppo giovanile “Sarnellianum” (www.ciorani.it). L’animatore di queste giornate è il professore siciliano Giuseppe Savagnone, laico di punta della Chiesa italiana, alla quale – in diverse sedi – sta offrendo il suo prezioso contributo di competenza e di esperienza. Nnato a Palermo nel 1944, è stato: docente di Storia e Filosofia presso Scuola Superiore “Umberto I” di Palermo; direttore diocesano del Centro per la Cultura di Palermo e dell’Ufficio per la Cultura, l’Educazione, la Scuola e l’Università della Conferenza vescovile della Sicilia; Coordinatore generale del terzo Congresso delle Chiese cattoliche d’Italia; giornalista dell’Avvenire e di altre riviste culturali. È Direttore del Centro diocesano per la pastorale della cultura di Palermo.
L’emergenza educativa interpella anche le persone consacrate, come i missionari redentoristi, impegnati a trasmettere la fede attraverso il loro impegno pastorale nelle predicazioni, nelle parrocchie, nella pastorale giovanile con un dinamismo nuovo che richiede passione e fantasia. Solo chi ama può riuscire a educare, nel vero sensi della parola. Cioè a fare emergere dal soggetto quelle potenzialità proprie di ciascuno, superando la tentazione della “plasmazione” di massa che ha contraddistinto il processo educativo di un certo passato.
Insegnare o educare? Certamente, l’insegnamento è un componente di questo processo, ma l’arte educativa deve aiutare a farlo proprio. Gesù insegnava, ma ma educava soprattutto: le persone (singole o massa) erano da lui invitate e illuminate a dare il meglio di sé: e questo è il fine dell’ducazione.
A titolo di cronaca ecco le tematiche trattate dall’esperto relatore:
“Chia ama educa”
“La sfida educativa: uno sguardo alla vita consacrata”
“La sfida educativa: uno sguardo al mondo giovanile”
“Proposte leggibili in ambito parrocchiale e missionario”
Per una trattazione organica della problematica educativa il relatore ci rimanda a: A. Briguglia – G. Savagnone, Il coraggio di educare. Costruire il dialogo educativo con le nuove generazioni, Elledici, Torino (Leumann) 2009.