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“Ha sete di te, Signore, l’anima mia” (Salmo 62) – Mentre ci preoccupiamo per la preziosa risorsa di “sorella acqua”, perché non manchi a nessuno; fa’, o Signore, che possiamo avere sempre sete di te. E tu estingui la nostra sete. – Tra i beni materiali l’acqua è il tesoro più prezioso che l’uomo può e deve cercare per condividerla con tutti. – La paura di restare senza acqua induce molte amministrazioni civiche su come affrontare una emergenza che sta sempre alle porte e su come gestire il bene prezioso e fondamenta dell’acqua. – La sete di acqua diventa segno di sete di Dio, intesa anche come sete di rispetto del creato e dei doni di Dio per il bene comune.
Un vero rapporto di coppia presuppone che ciascuno dei due stimi il lavoro che fa l’altro e ne mostri apprezzamento anche esteriormente. Altrimenti, si inserisce nel cemento dell’unione coniugale quella sabbia perniciosa che porta a sgretolare rapporti anche solidi all’apparenza. Stima e gratitudine, nell’interesse di tutta la famiglia, perché ciascuno possa fare il proprio dovere accompagnato dall’amorosa attenzione dell’altro. E i figli impareranno ad apprezzare anche loro.
Gesù restituisce la visita all’amico Jim. – “Tutti i giorni, da quando sono arrivato qui on ospedale, a mezzogiorno, un mio amato amico viene, si siede sul letto, mi prende le mani, si inchina su di me e mi dice: «Sono venuto solo per dirti, Jim , quanto sono stato felice da quando ho trovato la tua amicizia e ti ho liberato dai tuoi peccati. Mi è sempre piaciuto ascoltare le tue preghiera, ti penso ogni giorno… Ecco, Jim… qui c’è Gesù a rapporto!»”