Ragazzi cristiani e musulmani in Iraq

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Ragazzi cristiani e musulmani in Iraq.

Mosul (Iraq), i ragazzi musulmani aiutano a ricostruire una chiesa distrutta dall’Isis. Il monastero di San Giorgio era stato gravemente danneggiato dagli jihadisti dell’Isis nel 2015. Oggi un gruppo di giovani islamici è accorso in aiuto della comunità cristiana per ricostruire l’antico edificio. La convivenza secolare fra le due religioni era uno dei pochi beni regimi totalitari come quello di Assad in Siria e di Saddam Hussein in Iraq avevano garantito in queste aree tormentate dalla guerra e dalla violenza.

Due religioni, un solo obiettivo: dimostrare che a Mosul possono convivere tutti, a prescindere dal dio che si prega.
♦ Nella città irachena, rimasta ostaggio per circa tre anni dello Stato Islamico, un gruppo di giovani musulmani ha deciso di aiutare la comunità cristiana a sistemare il monastero di San Giorgio che era stato danneggiato dai miliziani dell’Isis nel 2015.
Così, insieme, si sono rimboccati le maniche e hanno ripulito parte dei locali interni della struttura liberata quest’anno dalle forze curde e alleate.
♦ La storia è stata documentata dalla pagina Facebook “This is Christian Iraq” che in un post ha spiegato come a spingere i ragazzi alla mobilitazione sia stata la volontà di smentire una falsa voce che circolava in città e che vedeva i musulmani del quartiere Al Arabi, dove sorge l’antico monastero, protagonisti di angherie e vessazioni nei confronti di una famiglia cristiana.
“Questo gesto è la prova che Mosul è nostra e vostra – si legge nella pagina Facebook – è il segno che le nostre differenze sono la nostra forza”.
C’è una foto che dice tutto: due ragazzi musulmani che tirano su la croce che l’Isis aveva abbattuto.
Sono i segni e i semi della rinascita di una convivenza secolare, se solo i governi occidentali sapranno finalmente garantire libertà e non mettere di nuovo le mani in questi paesi per i propri interessi politici ed economici.
♦♦ In effetti la convivenza secolare fra le due religioni era uno dei pochi beni regimi totalitari come quello di Assad in Siria e di Saddam Husseim in Iraq avevano garantito in queste aree tormentate dalla guerra e dalla violenza.
(fonte: dal web).

Due religioni, un solo obiettivo: dimostrare che a Mosul possono convivere tutti, a prescindere dal dio che si prega. Nella città irachena, rimasta ostaggio per circa tre anni dello Stato Islamico, un gruppo di giovani musulmani ha deciso di aiutare la comunità cristiana a sistemare il monastero di San Giorgio che era stato danneggiato dai miliziani dell’Isis nel 2015.

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