Il sindaco di Tropea Antonio Euticchio è al lavoro per giungere in breve tempo ad una soluzione sul delicato impasse relativo alla scala che connette la rupe al santuario dell’isola. Quello che nelle scorse settimane si è posto all’attenzione di molti come un nuovo caso di “eco mostro”, rappresenta infatti un boccone troppo amaro che tutti i cittadini di Tropea non vogliono mandar giù.
Il sindaco ammette di aver sollecitato l’intervento del soprintendente Paolo Cecati, con il quale ha effettuato un sopralluogo questo martedì assieme ai tenici ed ai progettisti. A seguito di tale sopralluogo si sono profilate diverse ipotesi di modifica del progetto.
Un punto fermo della vicenda è rappresentato dal fatto che i nuovi lavori volti a porre rimedio all’attuale scempio «inizieranno al massimo tra quindici giorni e si concluderanno – ha dichiarato il primo cittadino – prima dell’estate. L’opera sarà ripensata alla luce dei progetti per la condotta di acque bianche e nere, e quindi in un contesto più ampio, che vedrà il sito interessato dai diversi lavori». Ma ciò avverrà, comunque, «nell’ambito di una sistemazione complessiva, che vedrà sistemata la fogna sottostante, l’ascensore costruito in seguito, gli archi di contenimento e la stessa rupe». Stando alle parole del sindaco, quindi, è certo che la bruttura rappresentata dalla spalla in cemento lunga ben otto metri «verrà ridimensionata», anche se in sostanza quello che ci si attende è una totale riprogettazione della scala, affinché venga ripristinato lo status quo dei luoghi.
Il sindaco ha comunque dichiarato di voler «guardare al futuro, risolvere il problema e non indugiare in polemiche», ed ha precisato che, però, quando «la scala verrà ripristinata come era prima sarà più ripida di quella che sarebbe stata con questi lavori», anche se il recupero dei precedenti volumi renderà «il tutto più armonico». A tal fine ha ipotizzato la realizzazione, da parte degli architetti e dei tecnici, di una rappresentazione virtuale del progetto finale, ottenibile grazie alle più avanzate tecnologie in ambito progettistico, che sia comprensivo di dettagli inerenti gli spazi destinati al verde pubblico. Una simile proposta ha colto l’approvazione del professor Mario Lorenzo, presidente della Pro loco Tropea, che in questa vicenda ha svolto un ruolo non meno importante del sindaco, essendosi fatto portavoce del dissenso popolare e del malumore scaturito in seguito alla costruzione della scala in cemento. Lorenzo auspica che «tale rappresentazione virtuale venga effettivamente realizzata in tempi brevi, in maniera che i cittadini possano prenderne visione per rendersi conto di quanto sarà fatto». Quello che maggiormente preoccupa Lorenzo è, infatti, l’opportunità di coinvolgere i cittadini, in quanto «Tropea – afferma – non è ne di questa ne di quella amministrazione, ma appartiene al mondo intero, ed essendo una località internazionalmente nota deve essere valorizzata e non già abbandonata». Anche sulla questione riguardante la ricerca delle responsabilità, per la quale Lorenzo si era molto battuto, è stata comunque fatta luce. Ci è dato sapere infatti che il progetto definitivo che ha portato a tutto ciò è stato approvato con delibera di giunta n.121 del 13 settembre del 2005. La delibera, approvata dalla precedente amministrazione, era intitolata “deliberazione interventi urgenti per la riduzione del rischio idrogeologico mediante consolidamento e risanamento ambientala della rupe marginante località largo Vaccari”.