Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Quaresima di misericordia, tempo favorevole.
“Mafiosi e corrotti convertitevi!”. È il forte appello che Papa Francesco ha rivolto nella bolla di indizione del Giubileo straordinario della misericordia, Misericordiae vultus. “Per il vostro bene vi chiedo di cambiare vita. Ve lo chiedo nel nome del Figlio di Dio che, pur combattendo il peccato, non ha mai rifiutato nessun peccatore”.
♦ “Mafiosi e corrotti convertitevi!.. Per il vostro bene vi chiedo di cambiare vita. Ve lo chiedo nel nome del Figlio di Dio che, pur combattendo il peccato, non ha mai rifiutato nessun peccatore”.
Papa Francesco guarda in modo particolare agli uomini e alle donne che appartengono a gruppi criminali, qualunque essi siano.
♦ Parole che richiamano la dura scomunica ai mafiosi pronunciata il 21 giugno 2014, nella piana di Sibari. Un monito ancora più forte di quello pronunciato da Giovanni Paolo II nel 1993 ad Agrigento, un anno dopo gli omicidi dei magistrati antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
♦ Lo stesso invito alla conversione il Papa lo ha rivolto anche alle persone fautrici o complici di corruzione. Questa piaga putrefatta della società è un grave peccato che grida verso il cielo, perché mina fin dalle fondamenta la vita personale e sociale.
♦ La corruzione impedisce di guardare al futuro con speranza, perché con la sua prepotenza e avidità distrugge i progetti dei deboli e schiaccia i più poveri. Ma da essa, precisa il Papa, nessuno può sentirsi immune. Per debellarla dalla vita personale e sociale, sono necessarie prudenza, vigilanza, lealtà, trasparenza, unite al coraggio della denuncia. Se non la si combatte apertamente, presto o tardi rende complici e distrugge l’esistenza.
♥ Per Papa Francesco, dunque, l’anno santo straordinario della misericordia «è il momento favorevole» per i mafiosi e i corrotti «per cambiare vita». Davanti al male commesso, anche a crimini gravi, «è il momento di ascoltare il pianto delle persone innocenti depredate dei beni, della dignità, degli affetti, della stessa vita.
♥ Rimanere sulla via del male è solo fonte di illusione e di tristezza. La vera vita è ben altro. Dio non si stanca di tendere la mano. È sempre disposto ad ascoltare, e anch’io lo sono, come i miei fratelli vescovi e sacerdoti. È sufficiente solo accogliere l’invito alla conversione e sottoporsi alla giustizia, mentre la Chiesa offre la misericordia.
♥ Nessuno sconto di pena, però. «Chi sbaglia dovrà scontare la pena. Solo che questo non è il fine, ma l’inizio della conversione, perché si sperimenta la tenerezza del perdono. Dio non rifiuta la giustizia.
(fonte: Osservatore Romano, 9 febbraio 2016).