Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Pulizia nel Tempio,
pulizia nella Chiesa.
Il vangelo di questa terza domenica di quaresima presenta Gesù che “fa pulizia” nel tempio di Gerusalemme. Un gesto provocatorio, forse anche un tantino violento, ma che rivela in modo inequivocabile non solo il desiderio di Gesù, ma anche la sua azione decisa di smascheramento di ogni contaminazione e corruzione nel sacro servizio di Dio. – Papa Francesco in due anni di pontificato ha portato con franchezza un’aria nuova e pura, sia nella Chiesa che nella società civile.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 2,13-25)
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.
Il pastore che smascherò il lupo.
Quando a sera il pastore riportò il suo gregge nel recinto per il riposo notturno venne preso da una certa ansia: e se qualche lupo si era travestito da pecora e si faceva rinchiudere con loro nel recinto? come scoprirlo? E il pastore provò a fare il… pescatore. In cima ad una lenza attaccò un pezzo di carne ancora sanguinolente e passò in mezzo alle sue pecore… E all’improvviso un lupo, travestito da pecora, balzò in avanti per divorare quel boccone invitante… Allora il pastore, col suo bastone, cominciò a menare colpi spietati alla bestia che si pose subito in fuga.
– Ci sono uomini nella comunità (civile o ecclesiale) che non resistono all’odore del denaro o del potere e si lasciano facilmente corrompere: sono i lupi travestiti da agnelli.