Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Provvidenza e fede.
– Ai tanti profughi della guerra sta rispondendo la solidarietà internazionale, addirittura con lunghe carovane di mezzi di trasporto carichi di vivere e medicinali. La Provvidenza sa suscitare amore, condivisione verso chi ha bisogno. Viene voglia di gridare al miracolo. Se c’è la crudeltà della guerra, c’è il miracolo della solidarietà.
– In effetti ci sono casi nella vita che fanno gridare al miracolo per chi li sperimenta, mentre altri possono commentare forse con un po’ di ironia.
– La fede convinta riesce a “vedere” il miracolo.
– Tutti ricordiamo la storia della donna che soffriva di perdite di sangue che ebbe fede in Gesù: “Una donna, che soffriva d’emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Pensava infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita». Gesù, voltatosi, la vide e disse: «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». E in quell’istante la donna guarì”. (Matteo 9,20-22).
E così avviene spesso nella vita: casi che fanno gridare al miracolo. Qualcuno dirà: “Sono semplici coincidenze”; ma a chi crede veramente, la semplice coincidenza è la risposta che Dio da alla sua fede. – Fede ci vuole… perché la Provvidenza c’è! – Ecco una storia veramente accaduta.
Questa testimonianza è vera ed è stata pubblicata sul giornale Glen Eyrie News (USA) il 19 Agosto 1992.
♦ Una povera vedova della città di San Paolo, in Brasile, aveva quattro bambini da nutrire, ma possedeva solo cinque cruzadoes (pochi centesimi italiani) nel suo borsellino.
♦ La decisione che lei doveva prendere era o di comprare il latte, il che significava che i suoi bambini non avrebbero avuto del cibo, oppure di comprare il pane e in tal caso essi non avrebbero avuto di che bere.
♥ La poveretta pregò il Signore per due ore e Dio “le disse” di comprare tutti i generi alimentari di cui lei e i suoi bambini avrebbero avuto bisogno per tre mesi, presso un enorme supermercato e di recarsi alla cassa d’uscita numero sette (vi erano ben 124 casse in quel supermercato).
♦ La povera donna andò al supermercato e, in ubbidienza a quanto il Signore le aveva detto, riempì tre carrelli per la spesa pieni zeppi e si recò alla cassa numero sette. Ma il lavoratore dipendente di quella cassa stava chiudendo per pausa-pranzo e le fece cenno di rivolgersi a un’altra cassa.
La donna replicò: «Ma mio “Padre” mi ha detto di passare attraverso la cassa numero sette».
♦ L’addetto alla cassa andò a pranzare, ma la povera vedova, fiduciosa di quanto il Signore le aveva detto, rimase davanti alla cassa numero sette per un’ora, stringendo sempre tra le mani i suoi pochi spiccioli.
L’addetto alla cassa tornò e fu stupito e sconcertato di vedere la stessa signora che aspettava da tutto quel tempo.
♥ Quando fu calcolato l’ammontare delle cose che lei aveva nei carrelli, venne un annuncio dall’altoparlante che diceva: «Buon pomeriggio, signori clienti! Oggi è il settimo anniversario dell’apertura di questo supermercato e la persona alla cassa numero sette, oggi, riceverà gratuitamente tutto l’ammontare del valore della spesa effettuata!»
♥ Rimaniamo fiduciosi nelle promesse del Signore! Non concentriamo la nostra mente sulle circostanze negative, non lasciamoci scoraggiare dalle persone che vogliono cambiare le nostri convinzione di fede.
♥ Se Dio ha fatto una promessa, niente e nessuno potrà impedire che essa si compia; solo la tua incredulità e il tuo dubbio sono l’unico ostacolo per impedirti di vedere la gloria di Dio.
Se il tuo cuore verso il Signore è uguale al cuore di quella vedova, questo miracolo può accadere ancora oggi!
♥ Se tu credi… vedrai! «Non temete; fermatevi, e state a vedere la liberazione del Signore, compirà oggi per voi» (Esodo 14,13).