Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Prova di onestà.
L’onestà è una virtù di cui spesso ci si riempie la bocca. La richiediamo sempre negli altri, ma non sempre assicuriamo la nostra. A volte giungiamo ad invidiare coloro hanno successo con la disonestà. – Essere onesti significa scegliere di non mentire, di non rubare, di non imbrogliare o di non ingannare in alcun modo. E quando siamo onesti sviluppiamo una forza di carattere che ci permette di servire efficacemente Dio e gli altri.
E la gioia abbonderà nella nostra vita.
♦ C‘era un Sultano a cui era morto il fedele contabile, e quindi dopo aver preso consiglio dai ministri, mandò i banditori in giro per cercare un nuovo amministratore della sua ricchezza.
♦ Si presentarono diverse persone, e furono condotte alla presenza del Sultano, il quale li condusse alla camera del tesoro, e li lasciò per qualche minuto da soli.
♦ Successivamente, il Sultano richiamò gli aspiranti, e dopo aver battuto le mani, fece venire i musici, quindi disse a loro “Su, ballate!”
Tutti gli aspiranti ballavano male, con le braccia strette al petto, e lentamente: solo uno di essi saltava e danzava con vigore e piacere di ciò che faceva.
♥ Visto ciò, il Sultano chiamò i ministri e le guardie, e disse a quello che ballava “Tu sarai il mio nuovo contabile; in quanto a loro” – indicando gli altri aspiranti – “vengano decapitati!”
♦ Il vizir del Sultano chiese allora: “Come mai questa vostra scelta, mio Sultano?”
Ed egli rispose: “Vedi, mio fedele vizir, questi uomini hanno rubato l’oro dalla camera dove li ho lasciati, e così quando ballavano avevano paura che le monete nascoste cadessero”.
♥ Poi indicò il nuovo contabile: “Ma quest’uomo, invece, è stato fedele ed onesto, e non ha rubato: infatti lui ballava sciolto, poiché non aveva niente che lo impedisse”.
Così andò che quell’uomo divenne il nuovo contabile del Sultano, e visse sempre onorato e benvoluto.
Dal Vangelo (Mt 7,1-6)
«Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.
♥ Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave?
Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.