Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Proteggere oggi la famiglia.
– Proteggere oggi la famiglia da ciò che ne compromette la bellezza è una sfida o piuttosto un grande impegno che ci viene dall’Anno della Famiglia iniziato nel giorno di San Giuseppe, 19 marzo.
– Nella giornata che ha aperto l’anno dedicato alla famiglia le parole di papa Francesco hanno richiamato l’Esortazione postsinodale “Amoris Laetitia”: I legami legami della famiglia aiutano a vivere bene e a mantenere unita l’intera comunità umana e sociale”.
– Occorre impegnarsi a custodire i preziosi e delicati legami della famiglia: figli, genitori, nonni… C’è bisogno di questi legami per vivere e per vivere bene, per rendere l’umanità più fraterna”. – Sostenere, dunque, la famiglia! Difenderla da ciò che ne compromette la bellezza: una sfida e un impegno.
♦ “In questo tempo di pandemia, tra tanti disagi di ordine psicologico, oltre che economico e sanitario ” i legami familiari” sono stati e sono ancora duramente provati, ma rimangono nello stesso tempo il punto di riferimento più saldo, il sostegno più forte, il presidio insostituibile per la tenuta dell’intera comunità umana e sociale”.
♦ Lo ha sottolineato il Papa nel Messaggio che ha aperto l’anno della Famiglia per per celebrare il quinto anniversario della pubblicazione dell’Esortazione postsinodale “Amoris Laetitia”.
♥ “Sosteniamo, dunque, la famiglia! Difendiamola da ciò che ne compromette la bellezza. Accostiamoci a questo mistero d’amore con stupore, con discrezione e tenerezza. E impegniamoci a custodire i suoi preziosi e delicati legami: figli, genitori, nonni… C’è bisogno di questi legami per vivere e per vivere bene, per rendere l’umanità più fraterna”…
♦ “Amoris laetitia – riafferma il Papa – ha tracciato l’inizio di un cammino cercando di incoraggiare un nuovo approccio pastorale nei confronti della realtà familiare”. Un documento che ha cercato “uno sguardo nuovo” “in un tempo e in una cultura profondamente mutati”, in cui custodire “la bellezza della famiglia” non può essere disgiunto dal prendersene cura.
♦“Il cuore di ogni pastorale familiare” brilla proprio in questi due aspetti: la “franchezza dell’annuncio evangelico” e la “tenerezza dell’accompagnamento”.
♦ – Da un lato c’è l’importanza della “Parola sempre nuova del Vangelo da cui ogni dottrina, anche quella sulla famiglia, può prendere forma”. Una “Parola esigente, che vuole liberare le relazioni umane dalle schiavitù che spesso ne deturpano il volto e le rendono instabili” (l’esaltazione del provvisorio che scoraggia gli impegni per tutta la vita, il predominio dell’individualismo, la paura del futuro”).
♦ – Sull’altro versante, c’è la Chiesa che, “come lo è stato il suo Maestro” è chiamata a incarnarsi, a immergersi “nella vita reale, conoscendo da vicino le fatiche quotidiane degli sposi e dei genitori” una dottrina calata dall’alto che non entra nella ‘carne di questa quotidianità, rischia di restare una bella teoria da vivere come un obbligo morale.
♦ Papa Francesco invita “ad accompagnare, ad ascoltare, a benedire il cammino delle famiglie” , come “per dire ai coniugi: la Chiesa è con voi, il Signore vi è vicino, vogliamo aiutarvi a custodire il dono che avete ricevuto”. Questa “è la via perché le relazioni, pur attraverso un cammino segnato da fallimenti, cadute e cambiamenti, si aprano alla pienezza della gioia e della realizzazione umana e diventino lievito di fraternità e di amore nella società”.
♦ Francesco invita a riflettere sullo scenario attuale: la pandemia ha causato “tanti disagi di ordine psicologico, oltre che economico e sanitario”; ha “duramente provati” i legami familiari. Tuttavia i legami familiari restano “il punto di riferimento più saldo, il sostegno più forte, il presidio insostituibile per la tenuta dell’intera comunità umana e sociale.
♥ “Sosteniamo, dunque, la famiglia! – è l’appello finale del Papa – Difendiamola da ciò che ne compromette la bellezza. Accostiamoci a questo mistero d’amore con stupore, con discrezione e tenerezza. E impegniamoci a custodire i suoi preziosi e delicati legami: figli, genitori, nonni…
C’è bisogno di questi legami per vivere e per vivere bene, per rendere l’umanità più fraterna”.
(fonte: cf Avvenire.it, 19 marzo 2021).