Il consigliere auspica nuove tipologie di pagamento
Macrì: “Tante le proposte alternative allo spreco di danaro”
Il disagio, recentemente denunciato dalla stampa, per la mancata attivazione della TAC presso l’Ospedale Civile di Tropea, rappresenta temporalmente l’ultimo di una serie di penosi disservizi.
Ebbene, nel premettere che tale disfunzione è comunque da rimuovere al più presto, non può non segnalarsi come l’esame TAC – fortunatamente non di routine – sia accessibile anche presso altri nosocomi. Dico questo perché altrimenti si dovrebbe aprire un altro fronte sul caso della Risonanza Magnetica istallata a Vibo Valentia ma ancora non funzionante nonostante rappresenti l’unica macchina presente presso la nostra ASP. Il discorso così ci porterebbe lontano, bisognerebbe interrogarsi, infatti, su quale sia il criterio seguito dai nostri amministratori nell’acquisto di costosissime apparecchiature che rimangono inutilizzate e su quale sia la capacità di programmazione di manager cui piace essere presenti pressoché quotidianamente sui giornali per annunciare iniziative spesso inutili o comunque non essenziali e prioritarie rispetto ai reali bisogni della nostra comunità. Effettivamente, il problema, tutt’oggi irrisolto, dei disagi connessi al pagamento del ticket è indicativo della loro capacità organizzativa. Ogni mattina si assiste all’indegno spettacolo di utenti ammassati come greggi presso i competenti uffici per pagare prestazioni di laboratorio o specialistiche ovverosia per corrispondere il balzello che la nostra Regione ha voluto reinserire per ripianare quell’enorme ed enigmatico buco di bilancio scaturito da macchinazioni finalizzate al mero interesse politico del momento.
Pertanto, mi rivolgo direttamente al Direttore Generale per chiedergli, portando ad esempio Tropea, se sia giusto che l’utente di tutta l’area che afferisce al distretto, fatto arrivo in città, spesso grazie alla cortese disponibilità di terzi, debba recarsi poi, stante la mancanza di collegamenti pubblici interni, a piedi presso l’ospedale cittadino per pagare, dopo ore di interminabile fila, il ticket e poi rientrare in centro, presso la sede distrettuale, nella speranza di eseguire, se ancora in tempo, la visita specialistica. Non sarebbe più logico che oltre all’ufficio ticket giustamente ubicato presso l’ospedale ne sorgesse un altro presso la sede distrettuale di Tropea? Se così fosse, il cittadino potrebbe ottenere la prestazione evitando l’inutile pellegrinaggio da una struttura all’altra. Questo senza nulla voler denunciare in ordine alla mancata fantasia dei nostri amministratori che, per esempio, per andare incontro all’esigenze della popolazione amministrata, potrebbero stipulare, così per come già avviene per mille altre tipologie di pagamento, delle convenzioni con gli uffici postali o con le ricevitorie lotto-sisal per dare la possibilità di versare il ticket sotto casa, senza particolari disagi.
La mia è una semplicissima proposta ed altre si potrebbero ancora avanzare certamente più fruttuose rispetto all’acquisto di Tac e Risonanze Magnetiche, lasciate ad invecchiare per diventare “vergini” obsolete, ovvero allo spreco di denaro pubblico per posizioni organizzative molto spesso inutili o superflue e comunque dispensate ad libitum.