Anche quest’anno la città ha commemorato in modo solenne la sua celeste Patrona. Il video in HD
Monito del Vescovo a difendere la città da quelli che le vogliono male, per custodirla nella bellezza, dignità e civiltà
Secondo la tradizione secolare, la città di Tropea ha voluto esprimere coralmente la propria devozione verso la sua celeste Patrona, la Madonna della Romania.
Le celebrazioni religiose e le manifestazioni civili hanno caratterizzato la vita della comunità tropeana in festa, dal 31 agosto giorno di inizio della novena per concludersi il 9 settembre, giorno della festa della Madonna.
Al centro delle celebrazioni religiose, la solenne liturgia eucaristica pontificale, presieduta dal Vescovo della Diocesi di Mileto- Nicotera- Tropea Mons. Luigi Renzo, insieme a decine di sacerdoti provenienti dalle parrocchie del territorio circostante. Insieme a loro, tanti fedeli, devoti della Madonna e turisti hanno affollato la Chiesa Concattedrale per la messa solenne, animata dal Coro polifonico Dominicus di Soriano Calabro e alla presenza delle massime autorità civili e militari della città.
All’inizio della celebrazione, si è rinnovato il tradizionale gesto dell’offerta del cero, da parte del Sindaco, a nome di tutta la città. Era la prima volta che a compiere questo gesto fosse il nuovo Sindaco Avv. Giovanni Macrì. Durante l’omelia il Vescovo Renzo ha voluto spiegare il significato di questo gesto e ha affermato:
“L’offerta votiva del cero che ha un grande valore di segno, espressione dell’attaccamento della città alla Madonna della Romania, sua Patrona. Al gesto vogliamo affidare un duplice significato: la richiesta alla Madonna che protegga la città, che vegli in particolare sui malati, le famiglie,i giovani e soprattutto quelli alla ricerca di lavoro, i poveri, tutti coloro che hanno qualcosa di bisogno; ma anche vogliamo promettere tutto il nostro impegno per migliorare la nostra vita personale e le condizioni di vita di tutta la comunità”.
Nel corso dell’omelia, lo stesso Presule ha voluto ricordare il valore storico della celebrazione del 9 settembre, con queste parole: “Oggi storicamente si fa memoria della solenne incoronazione del quadro della Madonna avvenuta il 9 settembre 1877 dal vescovo Filippo De Simone, che con questo gesto volle ringraziare la Madonna per averlo salvato da un grosso pericolo, dopo che era stato sequestrato in Sila ad opera dei briganti a scopo di estorsione mentre si recava al suo paese, Acri. Vistosi perduto fece voto che avrebbe incoronato la Madonna di Romania se fosse uscito indenne dal pericolo. E la Madonna fece il miracolo.”.
Da qui l’invito del Vescovo a tutti i presenti: “Anche noi oggi con fede dovremmo chiederle che faccia nuovamente il miracolo di liberare la città da tutti quelli che le vogliono male e la tengono in qualche modo sotto scacco. Affidiamoci alla Madonna raccogliendo il messaggio che ha voluto consegnarci con il canto del magnificat”.
Al termine della Messa solenne, il Sindaco ha voluto rivolgere alla Madonna anche una lunga e accorata supplica di cui ci piace sottolineare questo passaggio: Madre Santa di Romania, che tanti Tropeani affettuosamente e teneramente chiamano “A Nighirea nostra”, fai della tua Tropea una Comunità vera, aperta alla Carità, volgi i cuori alla speranza e spargi a piene mani i semi della concordia, della laboriosità, della creatività e del rispetto.
Nel pomeriggio, il momento più atteso ed emozionante: la solenne processione della Venerata Icona della Madonna per le vie della città. Una processione imponente per le migliaia di fedeli che vi partecipano, sia camminando dietro al Quadro sia sostando lungo le vie e le piazze della città, al passaggio di essa.
Anche quest’anno era presenti diverse associazioni ecclesiali e confraternite, provenienti dal territorio diocesano, per ricordare che la Madonna è la patrona principale della Diocesi, insieme ai seminaristi, ai diaconi, sacerdoti e ai canonici del Capitolo.
Prima della processione, il Vescovo Renzo, nel corso della preghiera dei Vespri ha ricordato la parata storica che ogni anno si svolge a Tropea il 25 agosto per rievocare la liberazione della città del 1615.
Ha così affermato Mons. Renzo: “Tra il 1612 e il 1613 la città che era stata venduta dal vicerè di Napoli alla famiglia Ruffo reagì e ha preso coscienza che non potevano rinunciare alla libertà. E’ un monito per ognuno di noi. Non possiamo rinunciare alla nostra libertà e alla nostra responsabilità. In quella occasione c’è un’altra reazione molto forte della comunità cittadina: hanno ordinato la statua della Madonna della Libertà che è venerata nella Cattedrale nella navata laterale”. “La libertà è un fatto importante, ha detto il Vescovo, libertà dalla delinquenza, dall’indifferenza, da tutto ciò che deturpa l’’immagine della città e che colpisce il cuore di ognuno di noi. La libertà va difesa: ieri i tropeani l’hanno difesa reagendo al proposito del vicerè di Napoli, oggi dobbiamo trovare le forme più idonee per non consentire che la nostra città finisca nelle mani di chi ha altri progetti se non quello di favorire una convivenza civile degna di tale nome.
La Madonna che passa attraverso le vie della città vuole vegliare dall’alto e proteggere la città, come fece anche nel terremoto del 1638. Accogliamola. Anche a noi chiede questo rigurgito di coscienza, questa reazione: Tropea merita un trattamento diverso e tutti dobbiamo reagire affinché nessuno si permetta di calpestarla nella sua bellezza, nella sua dignità e civiltà che ha nelle sue radici. E la Madonna in questo ci fa da Maestra e da compagnia. Lei benedica tutti”.
Fratello maggiore dei Sacerdoti Oblati del Sacro Cuore
Don Francesco Sicari