CENTRI STORICI CALABRESI: I VALORI DELL’UNESCO E LA PROPOSTA DI LEGGE
Tutto ciò richiede politiche innovative ed integrate per realizzare le città di domani progettate sulle persone
L’UNESCO vede nella cultura e nello sviluppo sostenibile il futuro urbano, e nei centri storici luoghi di scambio culturale e di valorizzazione del patrimonio, per promuovere confronto, espressione creativa e interazione sociale.
“Prima che tutto crolli” ritiene che i centri storici siano prodotti culturali, ma anche ambiti urbani che, al pari degli altri ambiti urbani, sono costruiti per essere vissuti e fruiti dai cittadini che li abitano.
Tutto ciò richiede politiche innovative ed integrate per realizzare le città di domani progettate sulle persone, con la cultura e il cittadino al centro della programmazione urbana.
E’ l’ambizioso obiettivo della proposta di legge regionale al centro del dibattito, moderato da Emilio Minasi, che vedrà le relazioni di Teresa Gualtieri, Vicepresidente dei Club FICLU, e di Domenico Gimigliano, tra i promotori della proposta di legge. Sono previsti interventi dell’Associazione dei Borghi più Belli in Calabria con il suo coordinatore Bruno Cortese, degli Ordini Professionali di Vibo Valentia, nonché dell’area interna “Reventino – Savuto”, selezionata come Area Pilota delle Strategie Aree Interne in Calabria. Le conclusioni saranno tratte da Paolo Palma, portavoce di “Prima che tutto crolli”
La proposta di legge, che con l’occasione viene presentata ai comuni della Provincia di Vibo Valentia, sta ottenendo largo successo presso le Amministrazioni Comunali, titolari dell’iniziativa legislativa, tanto che sono, al momento, oltre venti i Consigli Comunali che ne hanno deliberato l’approvazione, quasi tutti all’unanimità.
Presidente Club per l’Unesco di Tropea
Dr. Giuseppe Maria Romano