Il 20 marzo si voterà la terna dei finalisti del Premio Nazionale letterario
Pasqualino Pandullo sarà il patron della manifestazione nonché presidente dell’“Accademia degli Affaticati” promotrice del Premio.
Ancora Premio Tropea! Questa volta giunto alla V edizione, l’ormai prestigioso premio letterario torna a prometterci nuove suspense e personalità di spicco.
Questa domenica 20 marzo alle 10.30 a Tropea presso il Museo Diocesano, si riunirà la giuria, presieduta dalla scrittrice e giornalista Isabella Bossi Fedrigotti. Saranno i componenti della giuria (consultate il sito www.premioletterariotropea.org per maggiori info) in seduta pubblica, a votare la terna dei finalisti della Quinta Edizione del Premio Tropea che si terrà i prossimi 22-23-24 luglio.
Presenti per l’occasione saranno inoltre Francesco Talarico Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Mario Caligiuri Assessore regionale alla Cultura, Francesco De Nisi Presidente della Provincia di Vibo Valentia e Adolfo Repice Sindaco di Tropea.
Come sempre, il sagace Pasqualino Pandullo sarà il patron della manifestazione nonché presidente dell’“Accademia degli Affaticati” promotrice del Premio. Altra figura
importante per il coordinamento e l’organizzazione del Premio Tropea è l’energica e scrupolosa Maria Faragò.
Ricordando gli ormai celebri vincitori delle edizioni passate come Mattia Signorini, Carmine Abate, Gianrico Carofiglio e Roberto Saviano, siamo sicuri che anche quest’anno la magia del Premio coinvolgerà il numeroso e variegato pubblico tanto affezionato a questo evento.
Il Premio Tropea nacque proprio con l’intento d’incentivare la lettura e più in generale per una spiccata attenzione nei confronti del territorio e della promozione culturale in Calabria. Accanto alle istituzioni pubbliche fondamentali per la formazione dei ragazzi, che sappiamo essere decisiva per il futuro di ciascuno, è giusto cogliere l’occasione che il Premio Tropea ogni anno offre: la possibilità di appassionarsi a nuove letture, immedesimarsi in altri mondi e contesti sociali.
Se l’intento di questo premio letterario è quello di promuovere “una Regione per leggere”, diamo una ragione in più al trascorrere del tempo: leggiamo perché il sapere rende liberi.