La Concattedrale di Tropea la considerava la sua seconda casa
Il “custode” scrupoloso della Concattedrale di Tropea ci ha lasciati
In questa tristissima giornata di pioggia è giunta la notizia della scomparsa di Antonio Calamita “Ntoniceu du scuvatu”.
Antonio era conosciutissimo in paese per essere stato sin da piccolino “custode” scrupoloso della Chiesa Concattedrale di Tropea.
Da tempo una grave malattia lo aveva debilitato notevolmente e le cure, come gli ultimi ricoveri presso l’ospedale di Reggio Calabria, non hanno evitato purtroppo la sua prematura morte a soli 50 anni.
Antonio, nonostante le sue difficoltà, è sempre stato molto attento a tutto ciò che avveniva in quella che considerava la sua seconda casa, diventando col tempo amico di tutti e soprattutto di chi “onorava” la Madonna SS di Romania.
Ai piedi dell’Effige miracolosa della “sua” Madonna, Antonio si congederà dai tropeani ed a Lei le tante preghiere dei devoti affideranno l’anima buona di questo fratello per il suo ultimo viaggio.
Alla famiglia, che da poco aveva dovuto dire addio anche al capofamiglia ed alla giovane indimenticabile Rosetta, a don Ignazio Toraldo di Francia, sacerdote e più grande amico di Antonio, le condoglianze più sentite dai componenti della redazione di Tropeaedintorni.it