Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Preghiere non esauditeed esame di coscienza.
E’ abbastanza radicata la tentazione di credere che Dio tiene chiuse le proprie orecchie alle nostre preghiere, lasciandoci da soli con i nostri problemi. Molti si lamentano: “Io prego, ma non ricevo risposta”; oppure: “Ho pregato a lungo, senza alcun risultato; quanto tempo dovrò aspettare ancora?”. E così molti non pregano più, convinti che le loro preghiere non riescono a giungere a buon fine.
♦ Una delle più gravi crisi spirituali nei credenti è che pochi credono nella potenza della preghiera. Sembra che siano più gli scontenti di non essere ascoltati che quelli di essere stati consolati dalla risposta di Dio.
♦ Chi di noi non ha sperimentato “i ritardi” di Dio alle nostre preghiere? A volte passano anche anni e si aspetta ancora l’intervento di Dio.
Altri sono in rivolta con Dio, con le loro buone ragioni. Stiamo attenti però a non incolpare Dio di essere pigro e indifferente verso i nostri bisogni e le nostre richieste, come fece Giobbe che si lamentava: “Io grido a te, e tu non mi rispondi; ti sto davanti, ma tu mi stai ad osservare” (Giobbe 30:20).
È tempo che noi credenti guardiamo alle ragioni per le quali le nostre preghiere sono senza risposta.
Incolpiamo Dio di negligenza, quando invece dovremmo fare un esame di coscienza su alcuni punti:
- Le nostre preghiere non sono accettate quando non sono secondo la volontà di Dio. Bisogna volere quello che vuole Dio.
- Le nostre preghiere a volte hanno lo scopo di soddisfare piaceri, sogni o illusioni: Non è giusto chiedere cose vane.
- Le nostre preghiere forse fidano tutto sulla risposta di Dio, facendo mancare la nostra collaborazione con Lui.
- Le nostre preghiere possono essere impedite da un rancore nascosto nel cuore contro qualcuno. Il cuore deve essere pulito!
- Le nostre preghiere non vengono esaudite perché non aspettiamo abbastanza. oggi si vuole tutto e subito.
- – Le nostre preghiere non vengono esaudite soprattutto quando siamo noi stessi a stabilire come Dio ci deve rispondere.
♦ Un esame di coscienza ben fatto ci aiuterà a non lagnarci più di tanto e ad imparare ad aver fiducia!
E la preghiera, fatta nel giusto modo, si rivelerà ancora un’arma molto efficace.
Dio vuole che abbiamo fede nel Suo amore.
♥ Un uomo, convertitosi da giovane alla preghiera nel vedere altri pregare, si decise a tenere un diario su cui annotava quando cominciava a pregare per qualcosa o qualcuno. Quindi annotava la data quando arrivava la risposta (la grazia). Si impegnava quindi a ringraziare in maniera degna e adeguata il suo Dio: in genere per la stessa durata del tempo impiegato a pregare.
La sua vita divenne un oceano di preghiera; ed egli fu un apostolo della preghiera.
Per sé aveva pregato a lungo per avere una grazia: arrivò dopo 43 anni! La riconciliazione con una persona che gli era fieramente avversa.