Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Preghiera incessante ottiene miracolo.
Una madre ha ripetuto la stessa preghiera per 5 anni e il figlio si è risvegliato dal coma. Perché il figlio si rimettesse in piedi, lei ha voluto e dovuto rimanere in ginocchio, e lo ha fatto con fede e amore. Dopo cinque anni di coma Giorgio Grena si sveglia. La mamma: “E’ un miracolo!… ma i miracoli arrivano dove ci sono fede e amore”.
“Signore, Tu puoi fare tutto. So che un giorno ci sorprenderai”.
♦ Sono le parole pronunciate dalla madre di Giorgio, che ha pregato per cinque anni dopo che il figlio era entrato in coma a seguito di un incidente automobilistico.
♥ Nel marzo di quest’anno 2017 la sua perseveranza è stata premiata e il ragazzo è uscito dal coma senza bisogno di farmaci stimolanti. “È stato un miracolo, ma i miracoli arrivano dove ci sono fede e amore”, ha commentato la mamma.
♦ Questa bella storia di fede in mezzo alla sofferenza è iniziata il 15 maggio 2010, dopo che Giorgio, all’epoca 22enne, ha subito un incidente vicino Bergamo che gli ha provocato un forte trauma alla testa, a seguito del quale è entrato in coma.
♦ Rosa e Gianluigi, i suoi genitori, hanno peregrinato di ospedale in ospedale in varie città italiane, ricevendo alla fine una diagnosi difficile da accettare: lo stato di coma del giovane non permetteva alcun tipo di contatto con gli altri.
♥ Ma Rosa non ha perso la fede.
Nel 2011 i medici hanno detto ai genitori che dovevano decidere se portare avanti un ricovero sempre più prolungato o portare Giorgio a casa. “Non ci abbiamo pensato neanche per un secondo. Abbiamo organizzato la stanza e lo abbiamo assistito ogni giorno, mese e anno con grande affetto, anche se non c’erano reazioni apparenti”, ha riferito la mamma.
♥ Rosa ha raccontato la storia di Giorgio nella Casa di San Pellegrino Terme durante un corso annuale sulla riabilitazione, ed ha testimoniato: “Noi non piangevano né ci chiedevamo perché quella tragedia fosse accaduta proprio a noi….
♥ “Ho solo pregato incessantemente”, ha aggiunto la mamma, ribadendo che la fede li ha tenuti uniti in questo lungo cammino, “perché mi ha dato la certezza che prima o poi sarebbe successo qualcosa di grande a Giorgio”.
♦ Questa certezza ha iniziato a realizzarsi in modo concreto il 31 marzo, Martedì Santo, quando si sono resi conto che Giorgio ha iniziato a relazionarsi con l’ambiente, rispondendo alle domande dei familiari e dei medici.
Il recupero è stato sottolineato da Gian Pietro Salvi, responsabile del Centro di Riabilitazione Neuromotoria, che ha organizzato l’incontro di San Pellegrino Terme: “Si tratta di uno dei pochi casi di risveglio spontaneo”, “circa 15 in tutto il mondo. Oltre a questo, non ha mai assunto farmaci stimolanti per riprendere coscienza”.
♥♥ Per questo, Rosa ha affermato che il risveglio del figlio “è stato un miracolo, ma i miracoli arrivano dove ci sono fede e amore”.
(fonte: aleteia.org).