Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Una difficoltà nella vita del credente è la pratica della preghiera: quando pregare, come pregare, cosa pregare? La preghiera può diventare lo scoglio contro cui si infrange la barca di colui che si crede migliore dell’altro, perché dice più preghiere. Un cristiano non smette mai di pregare, neanche nei momenti difficili, perché la fede si conserva mantenendo costante il rapporto con Dio. Essa diventa “fonte di misericordia” e forza della fede e si consolida con il costante rivolgersi a Dio con l’amore di figli. – Questa semplice storia, proveniente dalla saggezza indiana, mostra l’essenziale della preghiera: il pensiero di Dio e il fare la sua volontà.
♦ L’orgoglio si introdusse un giorno nel cuore di Nàrada, che pensava di essere il più grande devoto di Dio sulla terra.
Il Signore lesse nel suo cuore e gli parlò così:
— Nàrada, va’ in quel certo villaggio: vi troverai uno dei fedeli a me più cari.
♦ Nàrada partì e, giunto al villaggio, vi trovò un contadino che si alzava all’alba, pronunciava una volta il Nome divino, poi prendeva il suo aratro e lavorava sino a sera. Coricandosi, pronunciava ancora una volta il Nome del Signore e poi si addormentava.
♦ Nàrada si chiese come un contadino così semplice, tutto intento a cose materiali, potesse essere tanto caro al Signore. Ritornato, lo chiese al Signore. E per tutta risposta ebbe quest’ordine:
♦ — Nàrada — gli comandò il Signore — prendi questa coppa piena d’olio e, tenendola alzata con le tue mani, fa’ il giro della città. Ma bada di non versarne neppure una goccia.
Nàrada obbedì e al suo ritorno il Signore gli chiese:
— Ebbene, quante volte hai pensato a me mentre facevi il giro della città?
— Neppure una — confessò Nàrada. — Come avrei potuto, dovendo badare a non far cadere dalla coppa neppure una goccia d’olio?
♥ Allora disse il Signore:
— Se per portare questa coppa senza versarne una goccia hai dovuto concentrarti al punto da non poter pensare a me neppure una volta, capisci adesso il merito di quel contadino che, dovendo caricarsi tutto il peso della sua famiglia e del suo lavoro, ha tempo di pensare a me due volte al giorno?
(fonte: dal libro Sri Ramakrishna, p. 608).
♥ Prega Dio quanto puoi e fa’ sempre la sua Volontà.