Il porto turistico ai tropeani
Organizzato davanti al cancello d´ingresso del porto turistico
un sit.in di protesta
Annunciato la convocazione di un consiglio comunale straordinario che avrà un
unico punto all'ordine del giorno la questione il porto
di Massimo Pietropaolo
foto Salvatore Libertino
Tropea 3 febbraio 2007. "Il porto ai tropeani".
Questo perentorio slogan, scritto con inchiostro rosso su lenzuolo bianco, ha
emblematicamente espresso il sit.in di protesta, organizzato davanti al cancello
d´ingresso del porto turistico di Tropea. A guidare la manifestazione era il
dottor Ermanno Sterlina il quale ha avvisato i partecipanti, girando per le
della città con la sua vecchia Renault 4-bianca, sovrastata da un roco
altoparlante, seguendo il metodo di Peppino Impastato, il fondatore di
radio-out, che però scarrozzava per Cinisi con una malconcia fiat 850. Sterlina,
si è reso interprete di un diffuso malcontento, al limite dell´indignazione, nel
lodevole tentativo di scuotere la coscienza delle istituzioni politiche
comunali, regionali e nazionali. Gli abbiamo chiesto di chiarire meglio il
significato della manifestazione. La risposta è chiara e accorata: " Il porto -
ha spiegato - è stato costruito con soldi pubblici, è stato cinicamente
sottratto alla libera fruizione della collettività. Attualmente lo gestisce una
società mista in cui l´80% del capitale è detenuto da soci privati e il 20%
dal Comune di Tropea; ciò che maggiormente indigna è che tutto questo sia stato
fatto con la complicità attiva e determinante delle precedenti amministrazioni
comunali. Visto che il manufatto ricade nel comune di Tropea chiediamo che ai
cittadini tropeani diportisti e non e a quelli dei comuni vicini, Parghelia,
Zambrone, Drapia, Ricadi .. sia concesso un trattamento di riguardo,
rivendichiamo, in forza di un diritto naturale negato, con la rabbia di
cittadini offesi, la possibilità di usufruire della struttura portuale per la
più
ampia platea possibile. Tutti i porti pubblici, anche quelli gestiti con criteri
privatistici (vedi Viareggio), riservano un´attenzione particolare ai diritti
dei residenti.. Chiediamo dunque che la Porto di Tropea S.p.a. che gestisce il
porto riduca le tariffe.
Chiediamo maggiore rispetto per i cittadini i quali hanno permesso che il porto
venisse costruito; ribadisco infine che è un preciso dovere morale e politico
dell´amministrazione comunale e regionale favorire l´utenza locale": è dunque
una battaglia politica, di equità sociale, di sensibilità civica e
istituzionale quella portata avanti dal dottore Sterlina e dai diportisti
tropeani. D´accordo con loro si dice il dottor Gerardo Barone Adesi, presidente
della Lega Navale di Tropea: "La lega Navale ha chiesto da tempo che ai suoi
numerosi iscritti venga riconosciuto uno spazio adeguato all´interno del porto
concedendone loro, in comproprietà, una piccola parte con annessi ormeggi. .
All´inizio della costruzione del porto era prevista la costituzione di una
società senza fini di lucro di cui avrebbero dovuto far parte il Comune di
Tropea, i Comuni limitrofi, la lega navale, il circolo nautico, ma questo
progetto è stato abbandonato dall´amministrazione comunale capeggiata da Gaetano
Vallone per intraprendere la strada della gestione privatistica seppur con la
presenza minima ma economicamente irrazionale, del Comune di Tropea. Chiediamo -
ha concluso Barone Adesi -anche noi una sensibile riduzione delle tariffe di
ormeggio divenute insostenibili dai diportisti medio-piccoli"
Il porto turistico di Tropea, costato alla collettività 29 miliardi delle
vecchie lire, nel 1984, corrispondenti a poco meno di 60 miliardi di lire
odierne, più di 27 milioni di euro, accoglie i suoi ospiti con buona educazione
e richiami omerici. "Benvenuti, Porto turistico di Tropea, il Porto di Ulisse".
Persino in una invernale ma assolata domenica pomeriggio, il visitatore può
ammirare la maestria architettonica della disposizione dei circa 600 posti barca
e l´ingegneria nautica del porto tropeano ai cui margini si affaccendano i
pescatori e gli addetti alla riparazione delle navi all´interno del caniere
nautico. Al suo interno si trovasno l´ufficio locale della guardia costiera,
(la famosa postazione Charly-papa della fortunata serie televisiva "Gente di
Mare", il recapito marittimo dell´Arma dei carabinieri poi ancora una libreria
di testi sul mare che ha il nome di "Fronte del Porto" dall´omonimo e
celeberrimo film di Elia Kazan, vincitore di diversi premi oscar nel 1954, con
protagonista Marlon Brando nei panni di uno scaricatore di porto ed ex pugile,
Terry Malloy, fratello di un boss del sindacato dei portuali di New York,
oppressi dal racket malavitoso. Dopo l´assassinio del fratello e in seguito alle
pressioni morali di un coraggioso prete, Terry trova la forza di denunciare
davanti a una commissione anticrimine il sistema estorsivo dei boss del
sindacato newyorchese. Ma fortunatamente nel porto di Tropea non c´è bisogno di
scaricatori perché è un meraviglioso porto turistico, ricco di bar,
ristoranti-pizzeria. Alcuni fruitori del servizio portuale che possono godere
anche di un piccolo teatro all´aperto sono complessivamente soddisfatti della
gestione dell´attuale società concessionaria ma quelli che si sono rivolti a
Sterlina e a Barone Adesi considerano ingiusto pagare alti canoni di ormeggio a
fronte anche del modesto canone pagato dalla concessionaria allo Stato. "La
concessione alla Porto di Tropea S.p.a . - hanno ricordato Sterlina e Barone
Adesi - è scaduta il 31 Dicembre 2006". Sterlina e i diportisti a lui vicini,
promotori di una raccolta di firme a sostegno delle loro ragionevoli richieste,
chiedono che in occasione del rinnovo della concessione, la Società Porto di
Tropea S.p.a contratti con i cittadini di Tropea e dei comuni limitrofi delle
tariffe di riguardo che tengano conto del fatto che il porto è stato costruito
con soldi pubblici e che ricade nel comune di Tropea. Barone Adesi, che di
recente ha fatto affiggere per le vie tropeane una lettera aperta di critiche e
richieste rivolta ai cittadini di Tropea e agli amministratori del porto,
insieme agli iscritti alla lega navale sperano di ottenere finalmente "in
comproprietà con la Porto di Tropea S.p.a., un piccolo spazio all´interno del
porto per svolgere le attività sociali ". Pochi giorni addietro, nell´ultimo
consiglio comunale, il Sindaco di Tropea, Antonio Euticchio, la cui
amministrazione continua a navigare in acque agitate, anche dopo il reintegro
dell´assessore al turismo Michele Accorinti, a causa delle dimissioni del
vicesindaco Nino Macrì, ha annunciato la convocazione di un consiglio comunale
straordinario che avrà un unico punto all´ordine del giorno la questione il
porto.
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www.tropeaedintorni.it 3 febbraio 2007 |