Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Portare frutti
o distruggere tutto.
Per portare frutti di vita all’Umanità Gesù ci invita a stare uniti a lui, come i tralci alla vite. E’ bello vedere grappoli e grappoli di uva simboli di una vita piena. Ma, ahimé, è triste vedere l’egoismo e la ingiustizia e la distruzione che può causare l’uomo.
Non ci sono parole più adatte per dare un’anima all’Expo 2015 di Milano sul tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, che si svolge dal 1 maggio al 31 ottobre 2015. Questa Esposizione universale è importante non solo per i manufatti realizzati, ma soprattutto per il contributo al dibattito e all’educazione sull’alimentazione, sulle risorse a livello planetario.
È un’occasione per riflettere non solo sul cibo come merce o di strumento di arricchimento, ma sul dramma delle diseguaglianze sociali che producono effetti disastrosi sul pianeta con milioni di persone che soffrono la fame o devono affrontare carenze alimentari. Particolare attenzione andrebbe data alle milioni di tonnellate di cibo che ogni giorno viene sprecato nel mondo e alle politiche agrarie che facilitano la speculazione finanziaria. Si auspica una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei governi perché il cibo per tutti diventi effettivamente una realtà. Allo stesso tempo, sono opportune riforme agrarie più eque, che impediscano la concentrazione delle risorse alimentari in poche mani e lo sfruttamento intensivo del pianeta, al contrario, promuovano la salvaguardia del creato e la salute delle persone. Tutti siamo chiamati a fare qualcosa per dare un’anima al cibo, perché la lotta alla fame passa anche dalle nostre scelte quotidiane.
Nicola Gori, su La domenica.it