Non ha ancora trovato la giusta soluzione il caso della piccola Martina Russo, la bimba tropeana di sei anni ammalata di amiotrofia muscolare alla spina dorsale. Martina, sin dai primi mesi di vita, è affetta da questa grave e rarissima patologia, che ha, tra i suoi sintomi più atroci, l’immobilizzazione della gabbia toracica. Per tale motivo Martina è tenuta in vita da alcune strumentazioni per poter sopravvivere: respira grazie ad un ventilatore polmonare, che attraverso un saturimetro controlla costantemente i livelli di ossigeno nel suo sangue, e può nutrirsi solo con costosi alimenti dietetici attraverso il Peg, uno specifico tubo che permette l’alimentazione a medio e lungo termine. Il Peg si è reso necessario a causa di un delicato intervento di tracheotomia. Come se non bastasse, qualche mese addietro, l’Asp di Vibo Valentia ha sospeso la fornitura gratuita degli alimenti dietetici per la piccola.
I genitori di Martina, assieme a quelli degli altri quattro bimbi della provincia ammalati di malattie rare, in preda alla disperazione, si sono rivolti alla Regione, al Prefetto, ai sindaci dei comuni di Ricadi, San Gregorio d’Ippona, Spilinga e Tropea, in cui i bambini risiedono, ed alla stessa Asp. Il dottor Sandro Cortese, vicesindaco della cittadina tirrenica nonché assessore alle Politiche sociali, è prontamente intervenuto in nome del Comune di Tropea per garantire la copertura di tale spesa, dichiarando che «in attesa che l’assessorato regionale della Salute trovi una soluzione, ci assumeremo l’onere delle spese sino al 31 dicembre» e precisando addirittura che, in caso di carenza di fondi, «tutti i membri della giunta contribuiranno personalmente». Carlo Russo, padre della bambina, ha accolto «con sollievo l’aiuto dell’amministrazione comunale, che si è fatta carico delle spese attraverso una convenzione con la farmacia del posto», ma si domanda: «cosa succederà dopo il 31 dicembre?».
Per rispondere a questo accorato appello è stata prevista per metà settembre una riunione tra gli enti comunali coinvolti, il Dg dell’Asp Domenico Stalteri e l’assessore regionale alla Salute Vincenzo Spaziante.
A questo punto, però, la questione pare aver preso una nuova, grottesca, piega. Il quattro settembre, infatti, secondo quanto riportato dallo stesso vice sindaco di Tropea Cortese – in una missiva destinata all’assessore alla Salute ed alle Politiche Sanitarie della Regione Calabria Domenico Spaziante – il Dg dell’Asp di Vibo Staltari lo avrebbe convocato nel suo ufficio, giacché ricopre un incarico di dirigente dell’Asp, e, «appena mi ha visto – scrive Cortese -, con atteggiamento visibilmente alterato, mi ha rivolto le seguenti parole: “lei non viene mai e quando viene combina guai”. Tale spiacevole episodio – continua l’assessore nel suo intervento – si è verificato alla presenza del Direttore Sanitario Aziendale, dott. Cesare Pasqua, del Direttore Amministrativo Aziendale, avv. Francesco Procopio, del Dirigente della Formazione, Avv. Antonio Mantella».
Cortese, a riguardo, non nasconde la sua «profonda amarezza, dal momento che ho percepito tale inspiegabile attacco come un’offesa pesante alla mia dignità di uomo e di amministratore locale».
A riguardo, il vicesindaco di Tropea dichiara che: «avendo il DG dell’Asp di Vibo Valentia mosso a mio carico una pesante reprimenda sulla base di alcuni miei comportamenti, comunque necessitati, che non hanno alcuna attinenza con la mia attività di Dirigente aziendale, le chiedo – conclude Cortese rivolgendosi dunque all’assessore regionale alla Salute Spaziante – di voler assumere ogni opportuna iniziativa a mia tutela e, soprattutto, a tutela della comunità locale di cui sono rappresentante e nell’ambito della quale il delicato caso della piccola R. M. è stato avvertito e sollecitato unanimemente con una straordinaria partecipazione della cittadinanza».
Se tutto ciò venisse confermato nei luoghi appropriati, è necessario sottolineare che un simile atteggiamento, oltre ad essere gravissimo, offende e mortifica le legittime attese di ogni cittadino, poiché un dirigente della Sanità degno del ruolo che occupa, dovrebbe plaudire comportamenti simili a quello portato avanti dall’amministrazione tropeana.
Interpellato sui possibili risvolti che la vicenda potrà assumere, Cortese ha voluto solo aggiungere questa dichiarazione: «Parlerò al posto giusto, al momento giusto e con l’interlocutore giusto» facendo sicuramente riferimento al Governatore della Calabria Loiero.