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Poche sigarette? Fanno male comunque

Gli effetti del tabagismo sulla pelle

Sigarette, dai rischi per i “fumatori sociali” a quelli per la pelle: come e perché smettere

Al giorno d’oggi sono in molti ad essere consapevoli degli effetti negativi del fumo e dei danni che le sigarette tradizionali apportano all’organismo. Nonostante ciò non sempre si riesce a smettere, per questo motivo è bene soffermarsi su alcuni elementi particolari, spesso sottovalutati, per comprendere quanto sia importante dare un taglio a questo vizio.

Poche sigarette? Fanno male comunque

Spesso si pensa che con l’aumentare del numero di sigarette fumate giornalmente crescano anche i problemi per la salute. Questo ragionamento non è del tutto errato, però va detto che alcune ricerche scientifiche hanno provato come anche un numero ridotto ed esiguo di sigarette tradizionali provochi diversi danni all’organismo, soprattutto quando si mantiene questa abitudine nociva per anni.

Fortunatamente non è mai troppo tardi per smettere di fumare, dato che – anche se serve tempo per un recupero totale – il corpo è in grado di rigenerarsi e di eliminare completamente le sostanze chimiche contenute nelle sigarette tradizionali.

Di conseguenza, questo è un consiglio valido anche per i cosiddetti “fumatori sociali”, ovvero coloro che fumano soprattutto quando sono in compagnia di altri fumatori, ma che non salgono oltre le 7-8 sigarette al giorno. Come smettere? Oggi ci sono diversi metodi per riuscire in questa missione che spesso è più complicata del previsto, compresi quelli che sfruttano le nuove tecnologie, come nel caso delle sigarette elettroniche ad esempio. Le E-Cig, infatti, possono essere molto utili per ridurre il vizio del fumo, in quanto replicano i gesti tradizionali e soddisfano la dipendenza psicologica, permettendo al contempo di ridurre gradualmente le percentuali di nicotina, così da assumere meno sostanze nocive.

Come detto, inoltre, non mancano anche altri rimedi che vanno dai gruppi di sostegno, spesso tenuti da associazioni e volontari, siano a palliativi come gomme da masticare e cerotti.

Gli effetti del tabagismo sulla pelle

Se i polmoni sono gli organi che risentono di più del fumo, anche la cute viene danneggiata dalle sostanze contenute nelle sigarette tradizionali. Il motivo, ancora una volta, lo si comprende studiando le ricerche di settore. I danni a livello cutaneo dipendono soprattutto dall’azione dei radicali liberi, che causano l’ossidazione delle cellule e dunque un invecchiamento precoce della pelle.

Inoltre, altri problemi che emergono a livello cutaneo sono la perdita di tono e di elasticità (con la conseguente comparsa delle rughe), la disidratazione e la perdita di luminosità.

Ma, cosa succede quando si smette di fumare? Il corpo, come detto, inizia a riparare i danni, e ciò avviene anche a livello cutaneo. Dopo sole 48 ore il colorito della pelle si fa più roseo, mentre dopo 7 giorni le occhiaie saranno molto meno visibili. Inoltre, dopo 30 giorni è possibile notare un miglioramento delle rughe e dopo 60 giorni il viso inizia a somigliare a quello di un non-fumatore.

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