Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Pianto dei bambini, predica di Dio.
Il pianto sembra acquistare importanza nella considerazione degli uomini. E’ un linguaggio che non si capisce subito. Chi ne capisce di più assicura che si può rimanere stupiti di quanto si viene a scoprire. Intanto la sensazione comune e immediata è il fastidio di ascoltare il pianto di un bambino.
Ha detto Papa Francesco: “Quella dei bambini è la migliore predica. A me piace sentire piangere i bambini, perché sono una promessa di vita! Quando piange un bambino, quando siamo in chiesa, nella Messa, e incominciano a piangere i bambini, forse alcune segretarie parrocchiali incominciano a dire: ‘Shh! Portalo fuori!’. No, no, deve rimanere lì, perché è la predica di Dio, è la predica della vita”.
Quando gli animali piangono
Sta dilagando sul web la storia del cammello che piange – Ecco in sintesi la storia.
Primavera nel Deserto dei Gobi, Mongolia del sud. Una famiglia di pastori nomadi aiuta a far nascere i cammelli del loro branco.
Uno dei cammelli ha un parto terribilmente difficoltoso e doloroso ma, con l’aiuto della famiglia, viene alla luce un bellissimo cucciolo bianco. Nonostante gli sforzi dei pastori, la madre rifiuta il nuovo nato, negandogli brutalmente il suo latte e l’amore materno.
Quando tutte le speranze per il piccolo sembrano essere svanite, i nomadi inviano due dei loro bambini nel deserto, in cerca di un musicista…
Il suono arcaico del violino e i canti melodici di una delle donne arrivano al cuore della madre del piccolo cammello: quando le viene portato nuovamente il cucciolo, scoppia in lacrime e gli lascia finalmente prendere il latte di cui ha bisogno per sopravvivere.