Fede e dintorni

Perdono senza limiti

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Perdono senza limiti.

Il tempo di Quaresima prepara il cuore al perdono di Dio e a perdonare a nostra volta come Lui: come? “dimenticando” le colpe altrui. La perfezione di Dio ha un punto debole esattamente dove l’imperfezione umana tende invece a non fare sconti: la capacità di perdonare. Solo che l’uomo desidera il perdono di Dio, ma tante volte non è disposto a concederlo. Papa Francesco raccomanda: “Nel Padre Nostro noi preghiamo: ‘Perdona i nostri debiti come noi perdoniamo ai nostri debitori”. E’ un’equazione, vanno insieme. Se non siamo capaci di perdonare, come potrà Dio perdonarci? Lui ci vuole perdonare, ma non potrà, se noi abbiamo il cuore chiuso, e la misericordia non può entrare… Perdonare come perdona Dio: perdonare senza limiti, chiedendo al Signore che ci aiuti a dimenticare l’offesa ricevuta. – La storia di oggi è una testimonianza che ciò è possibile.

Una volta, in una prigione, era l’ora delle visite.
Nella sala visite c’era un signore che parlava con un suo amico detenuto.
Davanti a loro sedeva una signora con una borsa in mano.
Presto arrivò il giovane carcerato che ella era venuta a visitare.
Si alzò e lo abbracciò affettuosamente. Poi gli ha dato la borsa.
Parlarono a lungo, lei lo abbracciò di nuovo e se ne andò.
Il giovane rientrò nella cella
♦ L’uomo, che ava osservato tutto, chiese all’amico: “Questa signora è la madre di quel giovane?”
Il detenuto rispose:” No! Lei è la madre del figlio che lui le ha ucciso! Lei lo ha perdonato e come prova, lo visita di tanto in tanto e gli porta dei regali”.

♥ Dio si prende cura di noi con amore infinito; ma ci chiede di perdonare tutti.

(fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

Il tempo di Quaresima prepara il cuore al perdono di Dio e a perdonare a nostra volta come Lui: come? “dimenticando” le colpe altrui. Perdonare come perdona Dio: perdonare senza limiti, chiedendo al Signore che ci aiuti a dimenticare l’offesa ricevuta.

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