È stato presentato il programma ufficiale del I Festival Internazionale “Armonie della Magna Grecia – La musica a Tropea tra Rinascimento e Barocco”, che si terrà nella cittadina tirrenica dal 18 al 21 luglio. L’evento, organizzato dall’Associazione culturale “Amici del Conservatorio” con i fondi del Programma Operativo Regionale, ha ricevuto l’alto patrocinio dell’assessorato alla Cultura della Regione Calabria, di quello al Turismo e ai Beni Culturali del Comune di Tropea, del Corso di Laurea in Dams della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria, del Conservatorio di Musica di Vibo Valentia e dell’Istituto di Bibliografia Musicale Calabrese. «Le idee più belle – ha dichiarato Don Ignazio Toraldo di Francia, direttore del Museo Diocesano di Tropea e tra i realizzatori del progetto – nascono dagli incontri fortuiti, come l’incontro con il maestro Aversano e con la musica, ma soprattutto dalla necessità di recuperate la memoria del repertorio musicale di Tropea». Proprio il maestro Emilio Aversano ha ringraziato «il signor Antonio Piserà, poiché i progetti, in Calabria, non sempre vanno a buon fine. Bisogna seguirli con competenza e Antonio ha saputo prendere la palla al balzo». Dal canto suo Piserà, dopo aver chiarito come il suo sia «solo un supporto burocratico» sottolinea come questo grande evento culturale non è altro che «una prima tappa, resa possibile dall’attenzione dimostrata dall’assessore Sandro Principe, che ha dato a Tropea e ad altri centri l’opportunità di riportare alla luce tutte le tradizioni storiche di cui questi sono portatori. A Tropea – prosegue Piserà – vogliamo far nascere il Centro Regionale del Barocco, perché crediamo fortemente nel binomio cultura-turismo. Un ringraziamento dovuto anche all’avvocato Michele Accorinti ed all’amministrazione Comunale, che ha accolto positivamente questo progetto, rientrante in un programma di più ampio respiro mirante al recupero di vari settori del patrimonio culturale di Tropea e che vuole introdurre un sillogismo tra passato e presente». Aversano, che durante la conferenza stampa ha rivestito il ruolo di padrone di casa, ha poi ringraziato il chiar.mo professor Annunziato Pugliese, che lo ha «aiutato a stilare il programma ufficiale». Pugliese è stato quindi invitato ad illustrare questa quattro giorni dedicata ai compositori sconosciuti del Barocco calabrese. «Qualunque tipo di arte – ha detto Pugliese – non è mai fine a se stessa. È per questo che durante la prima giornata, che avrà luogo nel cortile del seminario vescovile alle 19.30, l’architetto Mario Panarello terrà una conferenza sul tema “Orme barocche a Tropea un itinerario tra pittura, scultura ed architettura”. La seconda giornata, dedicata agli interventi di illustri studiosi, verrà aperta alle 18.30 dal chiar.mo professor Elio Matassi, Direttore del Dipartimento di filosofia e docente di estetica musicale all’Università Roma Tre. Dopo di lui interverranno Sabine Hermann-Herfort, vice Direttore dell’Istituto storico-germanico di Roma, Alessandro Vuono, Claudia Aristotile e Giuditta Davoli, dell’Istituto di bibliografia musicale calabrese». Concluderanno la seconda serata lo stesso Pugliese ed il professor Giuseppe Ferraro, professore ordinario di Storia della musica al Conservatorio di Vibo Valentia. Il 20 alle 21,30 in Cattedrale, oltre all’ascolto di brani tratti dal Cd “Madrigalisti calabresi”, edito dall’Ibimus calabrese e introdotti dal chiar.mo professor Paolo Emilio Carapezza dell’Università di Palermo, sarà inoltre eseguito dal pluripremiato coro polifonico “Aura Artis” un Ensemble Vocale, sotto la direzione del maestro calabrese Saverio Tinto. «Per il gran finale – ha concluso il maestro Aversano – abbiamo inserito un Ensemble d’Archi dell’orchestra filarmonica rumena di Bacau con i soprani Filomena Schettino e Maria Concetta Galante», che «saranno di certo capaci – a detta del professor Pugliese – di regalarci una musica eterea per qualità d’esecuzione». La trascrizione e la realizzazione del basso, resi necessari «per una corretta rilettura degli scritti antichi» sono tra l’altro frutto della passione e del gran lavoro certosino del professor Pugliese. Gran merito a tutti gli organizzatori per aver regalato al territorio vibonese un altro grande evento per intenditori, che contribuirà di certo a portare l’offerta culturale del vibonese ai massimi livelli.
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