Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Perché è difficile cambiare.
Fumare viziosamente, giocare ripetutamente d’azzardo, frequentare letture e film porno…
– Molta gente vorrebbe migliorare, ma non si decide a troncare certe abitudini.
– Quanta gente annaspa e si agita tutto il giorno senza approdare a nulla perché non si libera davvero dai legami e dalle abitudini vischiose.
– E così tante persone rischiano di ritrovarsi sempre al punto di partenza nonostante si dicano convinte di sforzarsi per migliorare il proprio stato… perché restano legate a inutili e spesso dannose abitudini.
– Spezzare le cattive abitudini rende liberi per un cambiamento in meglio.
♦ Una sera, due turisti che si trovavano in un camping sulle rive di un lago decisero di attraversare il lago in barca per andare a «farsi un bicchierino» nel bar situato sull’altra riva.
Ci rimasero fino a notte fonda, scolandosi una discreta serie di bottiglie.
♦ Quando uscirono dal bar barcollavano alquanto, ma riuscirono a prendere posto nella barca per intraprendere il viaggio di ritorno.
♦ Cominciarono a remare gagliardamente. Sudati e sbuffanti, si sforzarono con decisione per due ore.
Finalmente uno disse all’altro:
– Non pensi che a quest’ora dovremmo già aver toccato l’altra riva, da un bel po’ di tempo?
– Certo! – rispose l’altro – Ma forse non abbiamo remato con abbastanza energia.
♦ I due raddoppiarono gli sforzi e remarono risolutamente ancora per un’ora.
Solo quando spuntò l’alba constatarono stupefatti che erano sempre allo stesso punto.
♥ Si erano dimenticati di slegare la robusta fune che legava la loro barca al pontile.
(fonte: Storie di Bruno Ferrero).
Cambiare nella Chiesa
♦ Papa Francesco spesso ha detto che convertirsi non è cambiare abito ma abitudini.
Ed in merito ad alcuni clamorosi “cambiamenti” voluti da lui e “contestati” da alcuni, bisogna puntualizzare che egli non innova o cambia la dottrina, ma piuttosto la sua comprensione e l’atteggiamento verso il mondo: e ciò è alquanto diverso.
♦ Leggiamo alcune sue parole:
♥ “La tradizione” è una realtà viva: “Solo una visione parziale può pensare il ‘deposito della fede’ come qualcosa di statico”. Lo Spirito Santo continua infatti a parlare alla Chiesa, e per farla progredire con entusiasmo occorre mettersi in “religioso ascolto”:
♥ “La Parola di Dio non può essere conservata in naftalina come se si trattasse di una vecchia coperta da proteggere contro i parassiti! No. La Parola di Dio è una realtà dinamica, sempre viva, che progredisce e cresce perché è tesa verso un compimento che gli uomini non possono fermare.
♥ Questa legge del progresso secondo la felice formula di san Vincenzo da Lérins: ‘annis consolidetur, dilatetur tempore, sublimetur aetate’ (Commonitorium, 23.9: PL 50 = cresce e si consolida con il passar del tempo), appartiene a una peculiare condizione della verità rivelata nel suo essere e trasmessa dalla Chiesa, e non significa affatto un cambiamento di dottrina”.
♥ La comprensione dell’uomo muta col tempo, e così anche la coscienza dell’uomo si approfondisce.