Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Pasqua, Cristo è risorto.
Pasqua di Risurrezione! Alle continue minacce di morte rispondono le speranze di vita! – Oggi è davvero una festa speciale, la festa delle feste! La festa più importante di tutto l’anno liturgico. È la solennità che illumina, come il sole, proprio tutte le domeniche.
Questo perché la Resurrezione di Gesù è l’evento più importante per la nostra fede, così come fu per la fede degli apostoli. Gesù non è più soltanto un amico caro, ma è il Figlio di Dio che vince la morte.
– Per tutti viene la Pasqua. Pasqua vuol dire passaggio, cambiamento, vuol dire novità. Gesù è vivo! La morte è stata vinta dalla vita, dalla vita di Gesù che ha saputo amarci e dare tutto se stesso per noi, fino alla fine. Un amore generoso e abbondante, totalmente gratuito, che ci svela la Misericordia di Dio.
Dal Vangelo di questa domenica (Gv 20,1-9)
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
L’alleluja pasquale.
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato:
facciamo festa nel Signore.
È lui il vero Agnello
che ha tolto i peccati del mondo,
è lui che morendo ha distrutto la morte
e risorgendo ha ridato a noi la vita.
Alleluja.
Dalla Sequenza pasquale
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.
Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
Gioia mia: Cristo è risorto!
Gioia mia: Cristo è risorto! Così san Serafino di Sarov, uno dei santi russi più amati, salutava i suoi visitatori in ogni momento dell’anno.
♥ In effetti, come non si può essere nella gioia sapendo che Gesù ha vinto la morte e ci vuole unire alla sua vita? E’ risorto Cristo, mia speranza, mia gioia. Se questo è vero – come è vero! – allora tutto assume un nuovo aspetto, un nuovo “colore”, un nuovo “spessore”.
♥ Con Cristo risorto risorgiamo, almeno un poco, anche noi e possiamo vedere le realtà quotidiane con occhi nuovi.
♥ I tuoi occhi riflettono gioia: dimmi cosa hai visto, fratello mio?
Ho veduto morire la morte: ecco cosa ho visto, sorella mia! Il dolore, la morte, il peccato attraverseranno ancora – probabilmente – la nostra vita, ma in Gesù morto e risorto non ci fanno più paura.
♥ Con lui non abbiamo da temere alcun male e in lui, nostra vera felicità, potremo salutare tutti coloro che incontriamo (anche quelli umanamente più “difficili”) dicendo – con voce percepibile, o solo con il pensiero – “Gioia mia: Cristo è risorto!”.
Buona Pasqua a tutti!