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Parla il presidente Mamone

Rodolfo Mamone Presidente Associazione “DRAPIA IN EUROPA” - foto Libertino
Rodolfo Mamone Presidente Associazione “DRAPIA IN EUROPA” – foto Libertino

Gent.ma Redazione di “Tropeaedintorni.it”,
prendo spunto dalla lettera aperta indirizzata dall’avv. Pino Rombolà al Sindaco di Drapia, pubblicata su questo sito in data 9 luglio, per esprimere la mia adesione a quanto in essa denunciato ed aggiungere alcune brevissime considerazioni.
Facendo astrazione dalla singola vicenda concreta, della quale non conosco i contorni esatti – pur non avendo il minimo motivo di dubitare, conoscendo l’onestà intellettuale dell’Autore della missiva, che le cose possano essere andate diversamente da come raccontato – devo purtroppo confermare, in generale, che l’attuale Amministrazione alle magniloquenti promesse elettorali e anche post-elettorali in tema di legalità, partecipazione e trasparenza solo in alcuni casi (quando vi è stata costretta dalla cogenza della legge, e forse nemmeno sempre) ha fatto seguire i fatti alle parole. Non si ricorda un solo caso uno in cui l’Amministrazione ha fatto uso del suo potere discrezionale per rafforzare sua sponte i principi in parola; al contrario possiamo documentare una sistematica opera di sabotaggio nei confronti di cittadini e/o associazioni che, nel sacrosanto rispetto dei diversi ruoli, tentano – ribadiamo, più o meno legalmente rintuzzati – di “partecipare”alla vita democratica. Trattasi, comunque, di un argomento troppo ampio che mi riservo di trattare compiutamente in futuro.
Concludo richiamando le parole dell’amico Pino: “c’è un limite oltre il quale il silenzio diventa complicità”. Bene, in questi primi due anni di mandato a mia memoria solo tre soggetti hanno dato prova di non voler essere complici delle gravissime inadempienze dell’amministrazione Porcelli in tema di trasparenza e partecipazione democratica, e cioè lo stesso avv. Rombolà, il Comitato Civico “Impegno Sociale” e l’Associazione “Drapia in Europa” che mi onoro di rappresentare; per il resto solo un vuoto e desolante silenzio, anche di fronte all’evidenza degli abusi di chi sarebbe chiamato, essendosi a ciò impegnato, a fare del Cittadino il costante punto di riferimento delle proprie scelte amministrative (quindi, come minimo, ad ascoltarne esigenze, proposte, suggerimenti).
Un’ultimissima considerazione. Solo su un punto la mia opinione non collima perfettamente con quella dell’avv. Rombolà; a proseguire su questa china, non solamente il Sindaco rischia di rimediare pessime figure, ma tutti gli Amministratori: quelli che impongono tale linea di condotta improntata a proterva strafottenza, quelli che pragmaticamente trovano conveniente adattarvisi senza porsi “inutili” domande, quelli – infine – che, facendo violenza alla loro indole democratica, la subiscono perché non hanno gli attributi per contrastarla. Tutti e tre i partiti sono rappresentati in Consiglio.
DRAPIA, lì 10 luglio 2011

Rodolfo Mamone
Presidente Associazione
“DRAPIA IN EUROPA”

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