Situazione imbarazzante tra le fila della maggioranza
Il gruppo di minoranza chiede che gli sviluppi non passino sotto silenzio
Durante l’ultimo Consiglio comunale di Parghelia a tenere banco è stata l’imbarazzante situazione tra le fila della maggioranza dovuta all’inaspettata decisione del consigliere Diego Vasinton di prendere le distanze dal suo gruppo. Il consigliere ha criticato duramente il “modus operandi” della Giunta e del sindaco, come già aveva fatto in occasione della riunione precedente di fine aprile, quando chiese un netto cambio di rotta e, contemporaneamente, rimise nelle mani del sindaco Brosio l’incarico ricevuto riguardante il gruppo comunale di Protezione Civile. La prima falla tra la maggioranza e il consigliere, quindi, scaturiva dalla convinzione di quest’ultimo che fosse «venuta a mancare la fiducia verso la Giunta, rapporto che invece dovrebbe essere alla base di una proficua collaborazione». Vasinton, nello specifico accusò la Giunta di «perseverare in comportamenti e scelte autonome senza sentire il bisogno di ascoltare ed informare il Consiglio» e minacciò di avvalersi, se necessario, anche «degli strumenti presenti nello Statuto, ossia interrogazioni, interpellanze e mozioni». Il consigliere dissidente aggiunse tuttavia di voler portare «a termine il mandato», ma in piena libertà di esprimere liberamente il proprio parere.
A seguito di questa uscita e in vista del Consiglio comunale del 21 maggio, il gruppo di minoranza rappresentato dai consiglieri Giuseppe Vita, Leonardo De Luca, Gerardo Pungitore e Vito Ceravolo, hanno protocollato una lettera contenente una richiesta al presidente del Consiglio comunale di Parghelia e al sindaco di «esaminare i risvolti e gli sviluppi dell’iniziativa del consigliere Vasinton». Attraverso questo documento, il capogruppo di minoranza Vita ha inoltre rilevato che «al di là del merito, i problemi posti siano stati avanzati in maniera trasparente e, per di più, nella sede consiliare», per cui non possono «passare sotto silenzio».
Si arriva così al Consiglio di venerdì scorso, durante il quale è stato garantito dalla maggioranza un adeguato spazio alla questione. Vasinton, coerentemente con quanto fatto in precedenza, in apertura della seduta ha riportato alcuni esempi per evidenziare l’errato comportamento dell’Amministrazione comunale. Durante il dibattimento, Vita e la minoranza hanno inoltre ricordato al sindaco il contenuto della lettera e la loro volontà di chiarire la situazione. Così, al termine della votazione sull’ultimo dei punti all’ordine del giorno, sul quale tra l’altro Vasinton ha espresso parere contrario, l’assessore al Bilancio Francesco Grillo ha risposto alle richieste del Pd dichiarando come questi fosse da considerarsi «fuori dalla maggioranza» ed ha aggiunto che «riguardo alle sue motivazioni personali bisogna chiedere al diretto interessato». A questo punto Vita ha chiarito l’estraneità della minoranza all’intera vicenda, mentre lo stesso Vasinton si è dichiarato autonomo. La situazione si è infine palesata come irrimediabile quando Vasinton ha poi chiesto delucidazioni in merito alla presenza di alcune persone presso l’Ufficio Tecnico e l’Ufficio Tributi del Comune. Si tratta di impiegati vincitori del relativo concorso ma che, stando al racconto di Vasinton, non avrebbero ancora ricevuto alcun atto di nomina e quindi non avrebbero ancora diritto di trattare i documenti presenti negli uffici comunali. Quest’ultima interpellanza ha lasciato di stucco i presenti, mentre dal fondo della sala consiliare alcuni cittadini si sono messi ad applaudire il consigliere ed hanno attaccato l’Amministrazione, accusandola di portare avanti il proprio mandato con poca trasparenza.
L’assessore Grillo non ha potuto fare altro che promettere a nome della maggioranza di impegnarsi per fornire una risposta in tempi brevi ai quesiti sollevati da Vasinton.