Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Papà separati e Caritas.
A Barletta (Bari) è stata aperta una piccola casa Caritas per i padri separati. Solo otto posti letto: forse pochi, ma anche il poco costituisce un avvio per una buona ripartenza dopo il dramma della separazione. Viene in mente l’episodio del vangelo dove un bambino mette a disposizione i suoi 5 panini d’orzo e due pesci e Gesù li moltiplica per venire incontro alla fame di una folla di persone.
– Anche il poco ha la sua logica preziosa: se ognuno facesse il poco che potrebbe fare, si avrebbe un altro mondo, più umano. E così questa piccola casa, partita col sovvenzionamento dell’8xmille, si va ad aggiungere alle altre sorte sul territorio italiano, per prendersi cura di una parte di umanità ferita.
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Casa Betania è un alloggio per padri separati in difficoltà.
♦ «Un luogo – spiega Lorenzo Chieppa, direttore della Caritas di Barletta – dove dare ai padri separati in difficoltà la possibilità di alloggiare, incontrare i propri figli, usufruire di tutti i servizi già funzionanti, come lavanderia, docce, distribuzione indumenti, infermeria, assistenza legale.
♦ Quando il matrimonio è naufragato, ad affiorare sono solo drammi.
Una crisi che oltre a essere economica diventa psicologica e relazionale. Mancano le risorse per rialzarsi da soli, l’assegno di mantenimento da corrispondere, il contratto d’affitto per la nuova casa, le bollette, i mobili, essere ascoltati.
E in questo sfacelo generale di disimpegno sociale, incontrare i figli, restare genitore senza neppure avere uno spazio adeguato per incontrare i figli».
♥ In attesa di un nuova e più ampia struttura della Caritas cittadina, l’ attuale collocazione prevede otto posti letto, una sala conversazione dotata di televisione e uno spazio per ricevere e intrattenersi con i figli ad orari prestabiliti.
♥ L’assegnazione avverrà, per un periodo di 6 mesi, prorogabili a 12, sulla base di un regolamento di ammissione, previo modulo di richiesta entrambi disponibili al centro di ascolto della stessa palazzina Caritas di Barletta.
(fonte: Avvenire.it, giovedì 26 luglio 2018).