Bisogna pregare con coraggio, faccia a faccia con il Signore, non in modo tiepido ma mettendocela tutta. Ma egli ci ascolterà? – Con Dio non bisogna temere: si va avanti senza mormorare o dubitare. La spina di oggi sarà il fiore di domani! – Egli ci invita: “Tutte le cose che domanderete nella preghiera, se avete fede, le otterrete”. Coraggio, proviamo a chiedere… Verrà il giorno che la spina di oggi si trasformerà in un bellissimo fiore. – Papa Francesco ci esorta sempre a non desistere dalla preghiera insistente e coraggiosa.
Tag: Mondo
Redentorista sordocieco evangelizza su blog e youtube
Un redentorista prete sordo-cieco attraverso un blog e i video su youtube diffonde la Parola di Dio. Si chiama Padre Cyril Axelrod, un anziano sacerdote cattolico 80enne, appartenente alla Congregazione dei redentoristi. Vive a Londra, dove porta avanti il suo ministero pastorale tra le persone che, come lui, non sentono e non vedono. Egli, fruttando il web, trasforma la sua disabilità in un «dono di Dio» ed evangelizza su blog e su youtube: “Il mio handicap? Un dono”.
Provvidenza e fede
Ai tanti profughi della guerra sta rispondendo la solidarietà internazionale, addirittura con lunghe carovane di mezzi di trasporto carichi di vivere e medicinali. La Provvidenza sa suscitare amore, condivisione perso chi ha bisogno. – Viene voglia di gridare al miracolo. Se c’è la crudeltà della guerra, c’è il miracolo della solidarietà. – Ci sono casi nella vita che fanno gridare al miracolo. Qualcuno dirà: “Sono semplici coincidenze”; ma a chi crede
veramente, la semplice coincidenza è la risposta di Dio alla sua fede. Se Dio ha fatto una promessa, niente e nessuno potrà impedire che essa si compia; solo la nostra incredulità e il nostro dubbio sono l’unico ostacolo per impedirci di vedere la gloria di Dio. – Fede ci vuole… perché la Provvidenza c’è!
Malta, Papa Francesco nella Grotta di San Paolo
Nel suo pellegrinaggio fatto all’isola di Malta il due e tre aprile scorsi, Papa Francesco ha voluto fare una preghiera nella Grotta di San Paolo. Il Papa ha ricordato l’accoglienza che gli isolani offrirono allo sconosciuto naufrago e ai suoi compagni e ha chiesto a Dio la grazia di un cuore che palpiti per amore del prossimo: “Aiutaci a riconoscere da lontano i bisogni di quanti lottano tra le onde del mare, sbattuti sulle rocce di una riva sconosciuta”. – Il Papa ha lasciato in dono una lampada votiva e ha pregato perché i migranti in fuga dai loro Paesi trovino accoglienza in altre nazioni e perché tutti gli uomini siano un’unica famiglia.
Sotto le bombe, il conforto della fede
Kiev-Ucraina. Crisi di panico e ansia in seguito alla adurissima esperienza di vivere sotto le bombe ha convinto un gruppo religioso formato da alcuni sacerdoti, suore e volontari, di assicurare un servizio religioso di ascolto prima e di celebrazione dei sacramenti: eucaristia e confessione, soprattutto. I risultati sono stati confortanti di una Chiesa in uscita, come dice Papa Francesco.
Il perdono fa nuova la vita
Le motivazioni per uccidere “legalmente” il prossimo storicamente hanno fatto un cammino di liberazione, anche religioso. La vita è un valore che nessuna motivazione può annullare. Ma ancora ai nostri giorni sono forti le tensioni: si continua ad uccidere. – Sopratutto si tenta di uccidere il bene (il perdono, la misericordia). Perché? Perché il male ha paura del bene e sa che ne uscirà sconfitto; perché l’odio si accanisce contro l’amore che perdona, sapendo che non riuscirà mai ad amare. E nell’amore c’è la vera vita! E perché Dio è Misericordia. Continua la preghiera per la cessazione della guerra in Ucraina.
50 Anniversario di Padre Mariano, frate cappuccino, parroco degli italiani
Cinquant’anni fa, 27 marzo1972, moriva padre Mariano, il «parroco» della tv italiana, e attraverso di essa fu come il “parroco degli italiani”. -Fu il primo predicatore televisivo d’Italia: con le sua rubriche inchiodava al televisore tutto il Paese.- Paolo Roasenda: quando si consacrò con i voti religiosi volle chiamarsi «Mariano», perché molto devoto della Madonna.
Suore Scalabriniane lasciano la loro casa alle profughe ucraine
Non appena hanno visto le scene degli ucraini che scappavano dal loro Paese, a causa della guerra, le anziane suore non ci hanno pensato due volte e hanno deciso di fare spazio per accogliere le donne profughe con i loro bambini. Hanno fatto la valigia e sono andate tutte in un’altra comunità, lasciando la Casa a disposizione dei profughi. – «La guerra non deve lasciarci indifferenti» ha commentato suor Neusa de Fatima Mariano, superiora generale delle Scalabriniane.
Dentro la solidarietà fatta con cuore
Commozione intensa dinanzi agli sguardi smarriti delle donne e dei bambini sfuggiti alle bombe. Vedere visibilmente sul loro volto la gratitudine per l’accoglienza e un velo di infinita tristezza per le persone care lasciate indietro e la casa dove vivevano sereni. – A fronte dell’immenso dolore, soprattutto di donne e bambini privi ormai di tutto, la gente continua a dare, prova di grande generosità. – Il male non avrà l’ultima parola finché ci saranno persone che credono nella fraternità.
La Settimana Santa con i suoi riti in presenza
La Settimana Santa con i suoi riti in presenza segua le indicazioni date dai Vescovi (CEI), che invitano a mantenere un atteggiamento prudente. – Si astenga dal partecipare alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al COVID-19. – Quindi mantenere un senso di responsabilità, rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus che in varie forme ancora circola.
Tropea e il patrocinio della Madonna di Romania
La celebrazione annuale del 27 marzo in onore della Madonna di Romania è avvenuta, quest’anno il 28 marzo. – La celebrazione è stata coronata con la consacrazione della Russia e dell’Ucraina alla Madonna, fatta già da Papa Francesco e in tutto il mondo lo scorso 25 marzo.
– È seguito l’affidamento alla Madonna della città di Tropea e dei tropeani sparsi nel mondo fatto dal sindaco . – Così Tropea, città mariana, ha rivissuto il patrocinio della “sua” Madonna.
Ucciso sacerdote ucraino che affronta i carri armati con la Croce
Un secondo prete ucciso dai russi mentre andava incontro ai carri armati sollevando la Croce. P. Rostyslav Dudarenko, alzando una croce sulla testa, andava incontro agli invasori: è stato colpito a morte. Il sacerdote era disarmato. Teneva solo una croce sulla testa mentre avanzava per affrontare le forze russe, sperando probabilmente di fare appello ai loro istinti morali cristiani perché lasciassero il piccolo villaggio. – Su questo caso e su tanti altri si chiede l’incriminazione di crimini di guerra.
La domenica del perdono e della gioia
In questa quarta domenica di quaresima, chiamata “laetare” (Rallegratevi): siamo invitati a gioire. – Dio è Padre ricco di misericordia, che ci ha tanto amati fino a donarci suo Figlio. Sì, Gesù è stato mandato dal Padre misericordioso ed egli è venuto in un mondo decaduto ed ha portato luce e vita nuova. La venuta di Gesù, la sua vita, la sua croce e la sua risurrezione sono il segno più grande dell’amore del Padre per noi. – Oggi Dio continua ad amarci e a donarsi nel Figlio attraverso i sacramenti che Cristo ci ha lasciato in sua memoria.
Un mese lungo come un secolo
Il 24 febbraio scorso iniziava l’attacco militare russo contro l’Ucraina: un mese di guerra lungo come un secolo. – Una guerra che ha sconvolto la vita di milioni di persone. – Un mese “ordinario” è un tempo breve, ma questo mese di guerra è stato lungo. Giorni densi di dolore, sofferenza e angoscia, sembrano lunghi un secolo, perché ad un secolo, quello scorso, ci hanno drammaticamente riportato con il profilarsi di una nuova Guerra Fredda, e addirittura con la paura di una Terza Guerra Mondiale. – Perciò l’umanità intera è stata affidata alla protezione della Madonna, in particolare l’Ucraina e la Russia perché ritorni la pace. Papa Francesco ci spera tanto e noi tutti con lui.
Tutti uniti per la consacrazione di Russia e Ucraina a Maria
Oggi, 25 marzo, nella solennità dell’Annunciazione, Papa Francesco consacrerà l’umanità intera, e in particolare Russia e Ucraina, al cuore immacolato di Maria. – Un atto che, secondo la tradizione cattolica, significa affidare alla Madre, e per sua intercessione a Dio, ogni persona della terra, in particolare oggi quanti soffrono a causa della guerra.- Regina della pace, ottieni al mondo la pace.
30a Giornata dei Missionari Martiri
Oggi, 24 marzo 2022, si celebra la XXX Giornata dei Missionari Martiri: “Voce del Verbo”. Testimoni e martiri del Verbo eterno di Dio, Gesù, che dice ancora oggi “Non abbiate paura”. E’ l’invito che ripete Gesù Risorto tutte le volte che si mostra ai suoi discepoli. Un invito che aiuta ad affrontare momenti bui, difficili, di persecuzione, sapendo che il Signore è sempre accanto ad ognuno di noi… E’ l’invito che ripete Gesù ai martiri nei momenti prima del loro martirio. Gesù li accompagna fino all’estremo della loro testimonianza.
Amor di patria, amore di libertà
Il mondo sta guardando con ammirazione (e con una certa inquietudine) la scelta che tanti cittadini ucraini hanno fatto lasciando il loro lavoro, la loro posizione sociale, persino la loro famiglia per correre in difesa della patria invasa dall’esercito russo. – Sono mille storie, ognuna delle quali ha qualcosa da comunicare: il web ne è pieno. – Eroismo, pensando ad una umanità libera da ogni oppressione.
Sacerdote benedice i soldati ucraini
P. Rostylav Pendiuk è un sacerdote di rito greco-cattolico, responsabile del dipartimento della gioventù greco-cattolica in Ucraina. – Allo scoppio della guerra ha scelto, come altri sacerdoti, di stare più vicino alla gente, soprattutto ai fedeli che continuano a frequentare la chiesa e ai giovani che partono per il fronte a fare una guerra non voluta, ma “necessaria” per difendere la patria dall’invasione della Russia.
Convertirsi è portare frutti di bene
La insensata guerra tra Russia e Ucraina, le tante tragedie naturali e sociali che avvengono in tutto il mondo ci richiamano all’urgenza di convertirci, perché non sprechiamo il tempo che Dio ci dona. Dio vuole la nostra salvezza finale. Lasciamoci salvare: facciamo quaresima lasciandoci riconciliare con Dio e con tutti i fratelli. – Si avvicina la XXX Giornata dei Missionari Martiri: “Non abbiate paura” è l’invito che ripete Gesù Risorto tutte le volte che si mostra ai suoi discepoli. Un invito che aiuta ad affrontare momenti bui, difficili, di persecuzione, sapendo che il Signore è sempre accanto ad ognuno di noi: è l’invito che Gesù ripete ai martiri nei momenti prima del loro martirio.
San Giuseppe modello di sposo e di padre
Un anno fa, la bella Enciclica “Patris Corde”, con cuore di padre, ha messo in evidenza l’amore e la premura di Giuseppe per Gesù, chiamato in tutti e quattro i Vangeli «il figlio di Giuseppe». – Col patrocinio di San Giuseppe, si è celebrato l’Anno della famiglia con “Amoris laetitia” per aiutare tutti a crescere nell’amore familiare: per mettere la famiglia al centro dell’attenzione della Chiesa e della società. – Un Santo a cui tutti dobbiamo essere grati: “Salve, custode del Redentore e sposo della Vergine Maria.