Fede e dintorni

23 aprile, il giuramento degli Scout

Nel giorno di San Giorgio (23 aprile) tutti gli appartenenti al movimento scout anno pronunciato la promessa di Baden Powell. – A Roma, dopo il rituale “canto della promessa” e le preghiere spontanee di alcuni scout, fatta dinanzi al cardinale Ravasi, la celebrazione, animata dai canti storici del movimento, si è conclusa con la lettura dei dieci articoli della Legge Scout. – Qualche giorno dopo l’odissea degli scout assiderati in Appennino (In bermuda sotto la neve) ha allarmato l’opinione pubblica: un vero rischio. Il capogruppo ha riconosciuto umilmente: “Siamo stati superficiali”.

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Trovare la speranza in tempo di guerra

I Missionari Redentoristi di Ucraina fin dall’inizio della guerra stanno assistendo i rifugiati e aprendo loro cuori e le porte dei loro monasteri. Poi le bombe sono arrivate anche su questi luoghi religiosi. – I redentoristi, aderendo all’appello di papa Francesco continuano la incessante preghiera; mostrano solidarietà alle vittime della guerra e unità nel portare avanti la pace. – Ora a due mesi dall’attacco russo sentono che in molti comincia a venir meno la speranza di vedere il ritorno della pace. – Intanto provano ancora a come trovare speranza e solidarietà concreta.

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Tempo di Pasqua, tempo di solidarietà

Ucraina – Storie di speranza e solidarietà nel tempo pasquale e anche prima. – In seguito all’intensificarsi delle violenze e dell’emergenza umanitaria in Ucraina, tante organizzazioni si sono mobilitate. Sono volontari sparsi e associazioni umanitarie. – Anche Istituti e Congregazioni religiose sono in campo con i loro volontari. – Il bene e la solidarietà contro la mostruosità della guerra.

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Un mondo povero di umanità

Papa Francesco sabato scorso in un incontro di udienza ha detto con immediatezza e verità che oggi il mondo è povero di umanità, ed è urgente una civiltà dell’amore. La tragedia ucraina è venuta ancora una volta nel discorso rivolto dal Papa che dice: “Tutti siamo interpellati a essere protagonisti di una Chiesa in uscita per diffondere dappertutto il profumo dell’amore di Dio. – E intanto in Ucraina, ieri 24 aprile, si è celebrata la Pasqua ortodossa, una Pasqua dolorosa, secondo il calendario giuliano, in un clima di tragedia e speranza, in città completamente rase al suolo e ormai quasi senza più abitanti, senza vita. – Ma c’è sempre la fede e la speranza che Cristo porti la risurrezione e la pace sulle rovine di una umanità ferita.

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Una missione di Misericordia

La Misericordia di Dio che abbiamo ricevuto a livello esistenziale e spirituale passa attraverso la condivisione e l’accoglienza di chi è nel bisogno: sfollati dalla guerra, migranti in cerca di un futuro migliore, i malati di Covid che necessitano di vaccini nei paesi poveri. – Bisogna respingere ogni tentazione di accaparramento di beni di prima necessità o usati per creare dipendenze politiche e sociali. – Infatti c’è chi approfitta delle situazioni di emergenza per fomentare divisioni, per cercare vantaggi economici o politici, generando o aumentando conflitti. – Perciò bisogna pregare perché in tutta queste situazioni la Divina Misericordia raggiunga in profondità il cuore di tutti.

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Appuntamento con la divina Misericordia

Domani è la Domenica della Divina Misericordia, istituita da san Giovanni Paolo II (1920-2005), che si è ispirato alla spiritualità di Suor Maria Faustina Kovalska (1905-1938). Celebrata e invocata in ogni forma nel corso del Giubileo straordinario della Misericordia (2016), la Divina Misericordia, continua ancora a guidare l’umanità, perché essa possa vivere intensamente la solidarietà, il perdono e la riconciliazione tra tutti i popoli. Sarà l’occasione propizia della pace tra Russia e Ucraina?

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Quel desiderio di perdonare

Il perdono potrebbe sembrare una debolezza, eppure, sia per accordarlo sia per riceverlo, occorrono grande forza spirituale e coraggio morale a prova di bomba (Giovanni Paolo II). Il perdono è un mistero. Cercarlo significa già avvicinarsi ad esso. Desiderarlo significa voler spezzare la catena del male.- Anche desiderare di perdonare non sembrerà una pazzia. Ci renderà simili a Gesù sulla Croce che disse: «Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno» (Lc 23,34).

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Ucraina. Ha messo in salvo 117 persone.

Ucraina – Oleksiy Simonov, conduttore televisivo, è balzato all’attenzione del web per una impresa che richiama quella dell’industriale tedesco Schindler raccontata nel celebre film “Schindler List”: a rischio della propria vita e della propria carriera, riuscì a salvare migliaia di ebrei da un tragico destino). – Così Oleksiy Simonov è stato chiamato lo “Schindler di Mariupol”, in Ucraina, perché ha messo in salvo 117 persone. Ma non è il solo volontario a operare la solidarietà. Sul web ci sono tante storie di eroi sconosciuti che in questa guerra “sacrilega”rischiano la vita per salvare i più indifesi. – Oggi Mariupol, la città martire di una guerra spietata, sta consumando la sua dolorosa e crudele agonia.

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Maria di Magdala, dal sepolcro vuoto all’annuncio del Risorto

L’invito di questo giorno è esplicito: resistere alla nostalgia del sepolcro, al ritorno al «come era prima» e avere il coraggio di vedere e accogliere le forme di resurrezione che Cristo ci comunica. Cristo ci vuole annunciatori e testimoni della sua risurrezione– A Tropea (VV) è attiva la Confraternita del SS. Salvatore e S. Maria Maddalena degli Ortolani al Carmine. – Le due statue sono nella chiesa l’una di fronte all’altra e continuano a guardarsi, prolungando lo stupore della Risurrezione: la Maddalena vide Gesù, ma lo scambiò per l’ortolano. Quando Gesù la chiamò per nome, allora la Maddalena lo riconobbe e Gesù la mandò ai suoi apostoli quale annunciatrice della sua risurrezione. Divenne “Apostola degli Apostoli”.

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Risorgere dalle nostre rovine in modo nuovo

Anche dalle macerie del nostro cuore Dio può costruire una nuova realtà, anche dai frammenti rovinosi della nostra umanità Dio prepara una storia nuova». – Papa Francesco al Colosseo per la Via Crucis e il cardinale Krajewski in Ucraina nei luoghi dell’orrore hanno testimoniato che si può andare verso la Pasqua partendo dai calvari della storia.

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Domenica di Pasqua, chiamati a risorgere 2022

La fede nella Risurrezione è una fede “difficile”, ma che apre l’infinito. La ragione non comprende, ma l’amore aiuta il cuore ad aprirsi e a vedere.  – La gioia della Pasqua matura solo sul terreno di un amore fedele. – Risorgere dopo la caduta, è una esperienza che facciamo continuamente. Ci rialziamo dopo che siamo stati abbattuti. E quando non si può ricostruire come prima, l’amore creerà forme nuove.- Anche tra Russia e Ucraina può risorgere la pace e maturare un cammino nuovo. – Alleluia: Cristo è risorto! Risorgiamo anche noi ad una nuova vita!

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Sabato santo 2022, dalle tenebre verso la luce

Sabato Santo: tempo di silenzio, tempo di rivivere alla luce della fede le sofferenze della vita – Tempo in cui, oggi in modo particolare, il popolo ucraino fa il punto sulla sua situazione: invaso e decimato da una guerra sacrilega, che sta sistematicamente uccidendo gli innocenti, i deboli che cercano scampo. Una guerra che sta distruggendo con la stessa determinazione e ferocia i luoghi dove la comunità si costruisce, si educa, si cura, lasciando solo rovine e morte. – Signore, abbi pietà di questo popolo; abbi pietà dei morti uccisi, sepolti ammassati in fosse comuni o bruciati in forni crematori mobili per far sparire le loro tracce. – Concedi, o Dio misericordioso, a quanti sono morti, di partecipare alla gloria dei figli di Dio nella luce eterna e aiutaci a perdonare coloro che si sono macchiati di tante atrocità. Amen.

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Venerdì Santo 2022, chiedere perdono

La Via Crucis nella storia… La Via Crucis nella nostra vita… Via Crucis di sempre! – Papa Francesco richiama i tanti, troppi crocifissi di oggi, soprattutto in questa sacrilega guerra: «Sì, Cristo è ancora una volta inchiodato alla croce nelle madri che piangono la morte ingiusta dei mariti e dei figli. – È crocifisso nei profughi che fuggono dalle bombe con i bambini in braccio. – È crocifisso negli anziani lasciati soli a morire, nei giovani privati di futuro, nei soldati mandati a uccidere i loro fratelli.Cristo è crocifisso lì oggi». – La croce ci ricorda come si ama e si perdona. La croce ci presenta chi dobbiamo guardare per amare senza stancarci. La morte di Cristo sulla croce rivela il mistero di una vita nuova, liberante, redentrice. Perciò il venerdì santo diventa il giorno del perdono e della speranza di una vita nuova.

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Giovedì santo, amore senza fine

Nella Messa del giovedì santo, a sera, si rivive l’istituzione dell’Eucaristia e, dopo il Vangelo, si compie il gesto della lavanda dei piedi, come aveva fatto Gesù agli apostoli. Un rito che da sempre colpisce i fedeli: è il segno di Gesù che amò i suoi discepoli sino alla fine. Ma per tutti noi diventa un vero esame di coscienza: essere una Chiesa che serve l’umanità ferita. Papa Francesco ce ne dà continuamente testimonianza. Amare in modo nuovo, amare fino alla fine. L’insensata guerra tra Russia e Ucraina sta offrendo a tutti la possibilità di amare chi è nel bisogno e nella sofferenza.

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Mercoledì Santo, il prezzo del tradimento

Il peccato di Giuda è aver tradito Gesù… Anche Pietro ha rinnegato Gesù, ma ha pianto amaramente il suo peccato e non ha disperato. Giuda invece ha disperato del perdono. Si è tolta la vita, non lasciando a sé stesso né a Dio nessuna altra possibilità. Allora forse il peccato di Giuda, il più grave, non è l’essere caduto, ma quello di non aver mai creduto che veniva data anche a lui la possibilità di rialzarsi.

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Lunedì Santo, amore e gratitudine

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano Storie belle… per vivere meglio Lunedì Santo, amore e gratitudine. – Il Lunedì Santo è il primo giorno della Settimana Santa, e dà inizio ad una serie di celebrazioni che culminano con la Pasqua. – Oggi vediamo Gesù ospite della famiglia di Lazzaro, che egli ha risuscitato. Sua […]

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Domenica delle Palme 2022

Domenica delle Palme e Domenica della Passione – Oggi l’entrata messianica di Gesù in Gerusalemme: in ricordo del suo trionfo si benedicono le palme e si legge anche il racconto della sua passione e della sua morte.– Dinanzi agli sconvolgimenti e crudeltà che si abbattono principalmente sui poveri e più deboli, imploriamo con tutto il cuore: “Signore Gesù, salva il nostro mondo, sconvolto da guerre e violenze!” – La Settimana Santa ci fa rivivere gli eventi della passione, morte e risurrezione di Cristo. Ma occorre entrarvi con amore, per potere partecipare in profondità.

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Settimana Santa 2022 con i riti in presenza

La Settimana Santa con i suoi riti in presenza segua le indicazioni date dai Vescovi (CEI), che invitano a mantenere un atteggiamento prudente. – Si astenga dal partecipare alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al COVID-19. – Quindi mantenere un senso di responsabilità, rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus che in varie forme ancora circola.