«Le scelte non devono ricadere sui malati»
Anche le Associazioni criticano le scelte del Commissario Scopelliti
Sul problema relativo alla chiusura del reparto di Oncologia di Tropea si è registrata una levata di scudi da parte di tutta l’opinione pubblica locale. L’ultima ad intervenire sulla questione è stata la Consulta delle Associazioni del territorio di Tropea, guidata dalla professoressa Vittoria Saccà, tramite un comunicato. Il documento si apre con la significativa citazione dell’articolo 32 della Costituzione Italiana riguardante il diritto alla tutela della salute dei cittadini e alle cure gratuite agli indigenti, e prosegue ricostruendo a grandi linee la vicenda: «Nella delibera n. 106 del 20 ottobre 2011 – si legge nella nota -, a firma del Governatore Giuseppe Scopelliti, nella sua qualità di Commissario ad acta, nessun posto letto viene assegnato all’Unità Operativa di Oncologia a valenza dipartimentale, presente presso il Presidio Ospedaliero di Tropea già dal 2001, decretandone di fatto la chiusura al 31 dicembre 2011. Viene cancellato, così, un servizio che da ben dieci anni serve l’utenza dell’intera provincia vibonese e di altre zone limitrofe».
La nota prosegue con il possibile scenario che seguirebbe l’attuazione del Piano di rientro: «Con la chiusura dell’U.O. di Oncologia, coloro che dovranno sottoporsi a trattamenti di chemioterapia e relative cure, saranno costretti a spostarsi in altre province, con tutti i disagi che ne conseguiranno, sia fisiche che economiche».
«Sebbene consapevoli della necessità – continua il comunicato – di attuare il piano di rientro dai disavanzi del settore sanità della Regione Calabria, le Associazioni della Consulta ritengono che il problema non deve gravare su soggetti già fortemente penalizzati dalla malattia stessa».
Tutti gli organi costituenti la Consulta si dicono poi «vicini agli Operatori sanitari che si troveranno nell’impossibilità di continuare il loro lavoro presso il Presidio Ospedaliero e, soprattutto, vicini ai Malati e ai loro familiari che pagheranno tutte le conseguenze derivanti dall’attuazione della delibera se non dovesse essere modificata».
Infine il documento si chiude con un accorato appello: «Le Associazioni della Consulta, pertanto, esprimono il loro disappunto e fanno appello ai Sindaci del Distretto sanitario, preposti alla tutela della salute dei cittadini, al Presidente della provincia e ai Rappresentanti Politici locali, provinciali e nazionali che hanno a cuore le sorti del nostro territorio, a tutte le forze Sindacali, a tutti i Cittadini di Tropea e del Comprensorio, affinché, con un’azione congiunta, si possa far giungere al Governatore Scopelliti la forte preoccupazione di un’intera popolazione, e riveda la delibera 106 del 20 ottobre 2011 che penalizza la Provincia di Vibo Valentia del diritto alla salute».