Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Omelie lunghe, il sorriso di Papa Francesco.
– Il 13 settembre Papa Francesco regala sempre sorrisi durante i suoi discorsi.
– Durante la visita in Slovacchia ha incontrato vescovi e clero nella cattedrale di Bratislava, e ne regalato alcuni che hanno suscitato l’applauso spontaneo delle suore presenti. – Le omelie troppo lunghe… “Omelie di 50 minuti? Poveri fedeli”. E le suore hanno applaudito calorosamente.
– “Pensiamo ai poveri fedeli, che devono ascoltare omelie anche di 50 minuti su argomenti che non capiscono…per favore pensate ai fedeli!”.
– Così Papa Francesco ha fatto sorridere vescovi e clero invitandoli a “pensare bene a come fare un’omelia, a come parlare alla gente”.
– Le parole di Francesco sono state accolte da un applauso e il Papa ha quindi aggiunto scherzando: “Permettetemi una malignità, l’applauso l’hanno iniziato le suore, che sono vittime delle nostre omelie!”
– “Scusatemi se torno su questo, perché mi preoccupa”, ha concluso il Papa
della storia di questi tre fratelli, che hanno ricevuto il sacramento dell’ordine nella cattedrale metropolitana di San Agustín, nella città di Cagayan de Oro, nelle Filippine.
♦ Il 13 settembre scorso, durante il suo viaggio in Slovacchia, nel secondo giorno nel Paese Papa Francesco ha ricevuto un’ondata di applausi dalle suore mentre parlava dell’omelia nel suo incontro con vescovi, clero e vita consacrata.
Qui il Santo Padre ha colto l’occasione per tenere un discorso sulla missione evangelizzatrice della Chiesa.
♦ Nell’ incontro tenuto in cattedrale Papa Francesco ha sottolineato la necessità di “trovare nuove vie, modi e linguaggi per annunciare il Vangelo”. E ha aggiunto: “Possiamo aiutare con la creatività umana e ognuno di noi ha questa possibilità, ma il grande creativo è lo Spirito Santo, è Lui che ci spinge ad essere creativi”.
♦ “Qualcuno mi ha detto che nella “Evangelii gaudium” mi sono soffermato troppo a lungo sull’omelia. Perché è uno dei problemi di questo tempo. L’omelia non è un sacramento come intendevano alcuni protestanti, ma è un sacramentale, e non è una predicazione quaresimale, è un’altra cosa, è al centro dell’Eucaristia.
♦ Pensiamo ai fedeli che devono ascoltare omelie di 40 minuti, di 50 minuti su argomenti che non capiscono, che non li toccano. Per favore, sacerdoti e vescovi, pensate bene come pronunciare l’omelia, come farlo in modo che ci sia un contatto con la gente, e prendete ispirazione dal testo biblico”.
♥ In questo senso, il Santo Padre ha indicato che «un’omelia, normalmente, non dovrebbe durare più di dieci minuti, perché dopo otto minuti la gente perde l’attenzione, a meno che non sia molto interessante. Il tempo massimo dovrebbe andare dai dieci ai quindici minuti, non di più”.
♥ E poi Papa Francesco ha ricordato: «Un maestro di omiletica mi aveva detto che un’omelia deve avere una coerenza interna: un’idea, un’immagine e un sentimento. Che le persone se ne tornino con un’idea, con un’immagine e con qualcosa che ha commosso i loro cuori.
♥ Così semplice è l’annuncio del Vangelo e così ha predicato Gesù, che ha utilizzato “le cose concrete che la gente capiva”.
♥ “Scusatemi se torno su questo, perché mi preoccupa”, ha sottolineato il Santo Padre, che è stato interrotto da un forte applauso sul quale ha commentato: “Mi permetto una malignità: l’applauso è stato lanciato dalle suore, vittime delle nostre omelie, vero? “. E ancora tanti applausi.
(fonte: cf web, churchpop.com/2021/09/13).