Riceviamo e pubblichiamo
Antonio Landro, Segretario Circolo PD di Parghelia scrive a Parlamentari, Amministratori e Dirigenti di Partito
Questo il testo della lettera che il Circolo PD di Parghelia nella persona del suo Segretario ha inviato a Parlamentari, Amministratori e Dirigenti di Partito per denunciare la insostenibile e scandalosa vicenda della mancata messa in sicurezza e conseguente apertura della strada provinciale Parghelia-Daffinà-Zungri;
On. Bruno Censore Deputato al Parlamento, On. Sandro Principe Capo Gruppo PD Consiglio Regionale, On. Pietro Giamborino Consigliere Regionale, On. Alfredo Dattorre Deputato al Parlamento, Giovanni Puccio Coordinatore Regionale PD, Michele Mirabello Coordinatore Provinciale PD;
Oggetto: Strada provinciale Parghelia-Daffinà-Zungri;
Sono passati oltre due anni da quando per un tragico incidente stradale nel quale ha perso la vita una ragazza di appena vent’anni la strada in oggetto è stata posta sotto sequestro e chiusa al traffico.
Da allora intere comunità hanno perso il diritto alla mobilità, a muoversi, a raggiungere scuole, centri sanitari, lavoro e interessi vari.
Da allora non sono mancati momenti di mobilitazione, iniziative indirizzate a sollecitare, a chi di competenza, gli interventi necessari a risolvere un problema diventato ormai non più tollerabile.
Il nostro Partito attraverso il Circolo di Parghelia fin da subito ha assunto un ruolo di primo piano accanto alle comunità interessate rendendosi portavoce presso l’ex Presidente della Provincia Francesco De Nisi e organizzando una iniziativa intercomunale alla presenza di Sindaci e Amministratori ai vari livelli.
Nonostante non sia mancata l’assunzione d’impegni è trascorso ancora un anno e mezzo tra riunioni, sottoscrizioni di impegni presso ogni sede ma il risultato è sempre quello: strada chiusa con comunità prigioniere e ostaggio di incomprensibili pastoie burocratiche.
Il nostro Partito in questi mesi ai vari livelli ha messo in campo iniziative varie per capire attraverso quali attività e possibile riappropriarsi dei territori, tornare tra i cittadini, la nostra gente, discutere con loro per convincerli e portarli alla mobilitazione e nella battaglia per cambiare ed ammodernare questo Paese.
Non v’è dubbio, cari amici e cari compagni, che il raggiungimento di questo obbiettivo passa attraverso il rapporto quotidiano con i cittadini, con i loro problemi, i loro affanni, con le violenze ed i soprusi a cui spesso sono sottoposti perché negare al singolo o intere comunità diritti inalienabili rappresenta un sopruso o atto di violenza indifferentemente se tali comportamenti siano tenuti o attuati da privati cittadini, associazioni malavitose o enti ed istituzioni pubbliche.
Disconoscere o ignorare o peggio ancora sapere ma tacere su situazioni insostenibili che colpiscono nei sentimenti e nei bisogni elementari ed essenziali intere comunità, garantiti e tutelati dalla stessa carta costituzionale, non ci consente assolutamente di aspirare ad essere forza politica integrata nei territori, vicina alla gente ai loro bisogni e quindi legittimata a diventare punto di riferimento e protagonista nelle battaglie per il governo del cambiamento e del rinnovamento.
E’ pensabile pensare di conquistare la simpatia e la vicinanza dei cittadini senza dimostrare di sapere interpretare le loro legittime necessità o peggio dimostrando di non voler muovere un dito per rimuovere le cause di un isolamento fisico ma non solo provocato da eventi calamitosi abbattutisi su un territorio selvaggiamente aggredito e violentato spesso sotto l’occhio distratto di quanti direttamente competenti?
Nelle ultime settimane il nostro Partito, attraverso la sua struttura provinciale ed i propri rappresentanti istituzionali ai vari livelli, ha saputo ottimamente interpretare il disaggio e la disperazione dei lavoratori dell’Italcementi, ennesima realtà produttiva cancellata.
La vicenda dell’Italcementi ha rappresentato senza dubbio il cratere di un malessere e un disaggio diffuso nel territorio vibonese e regionale ma vi chiedo se non sia opportuno e necessario assumere ogni iniziativa possibile intorno alle decine di situazioni critiche esistenti che vanno dal lavoro all’ambiente, dalla viabilità ai trasporti dalla legalità alla lotta al malaffare e che interessano ogni angolo ed ogni contrada.
La vicenda della Strada Provinciale Parghelia-Daffinà-Zungri, per quanto “vicenda periferica” e lontana dai palazzi, è una vicenda ormai destinata ad esplodere in ogni suo aspetto, senza escludere comportamenti e proteste fuori dai canoni, dettati dalla disperazione, dal bisogno e consentitemi dall’indifferenza che la politica di un certo livello ha fin qui dimostrato.
Le condizioni per un recupero di credibilità tra questa gente è ancora possibile, rispondere positivamente alla richiesta di aiuto di queste comunità resta comunque un dovere, soddisfare bisogni, esigenze legittime è un atto di civiltà della politica e dei loro rappresentanti.
Fraterni saluti
Parghelia,29.07.2013
Antonio Landro
Segretario Circolo PD di Parghelia