Cultura e Società

Novena a Santa Domenica, VI giorno

L’arma satanica

«Per la grazia di Dio sono quello che sono» (1Cor 15,10)

Riferimento biblico
«Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto». (1Cor 15,10-11)

Dalla vita di S. Domenica – L’arma satanica.
Il crudele Massimiano ricorse allora ad un’arma satanicamente maligna.
Chiamata una donna d’infame mestiere, con larghe promesse di doni, l’incaricò di corrompere il verginal pudore di Domenica per indurla poi all’apostasia. La giovane perciò fu sciolta dalle catene, tolta dalla prigione, e, vestita con straordinaria eleganza, fu messa nelle mani di quella megera.
Questa, nulla lasciò d’intentato: promesse, preghiere, offerte e minacce; ma tutto fu vano. Per dieci giorni continui durò questo tormento per Domenica, ma furono per lei giorni gloriosi, perché le recavano merito di nuove vittoria.
La detestabile donna, provati inefficaci tutti i. tentativi di corrompere Domenica, la rimandò all’Imperatore Massimiano. E questi, dopo aver cercato ancora una volta, di indurre la vergine cristiana alle sue voglie, rimasto una seconda volta confuso e sconfitto dall’eloquenza di lei, ordinò che, gettata a terra, venisse duramente calpestata. Ma essa miracolosamente si rialzò, completamente illesa.
Non credendo il tiranno ai suoi occhi, dimentico della dignità imperiale, ordinò che venisse in sua presenza denudata e sottoposta a dura flagellazione. Fu tale la sua pazienza, la generosità e l’allegrezza che manifestava Domenica, che Massimiano fu costretto a far smettere di batterla; e per toglierla dagli occhi del pubblico che cominciava ad ammirarla e si convertiva a Cristo. Pertanto la fece rinchiudere in carcere.

Acclamazione corale (tutti)
Sono promessa a Cristo, più bello del sole e della luna, Signore degli Angeli. – Con il suo anello Gesù mi ha impegnata, ha posto sul mio capo la corona di gloria. – Rallegratevi, fate festa con me, ora vivo accanto a lui nella splendida dimora dei santi.

Riflessione
La vera forze del discepolo è la “grazia” di Dio che lo inabita. Pertanto deve distogliersi dalla fiducia in se stesso per confidare unicamente nell’amore di Dio. Capire la grazia è essenziale, se si vuole essere veramente discepoli con fede matura. Ad un primo livello di lettura la figura del discepolo nei Vangeli è fallimentare. Ma ad un secondo livello la figura del discepolo appare come una realtà aperta, carica di avvenire. Questo perché la fedeltà di Gesù (la Grazia) vince la debolezza del suo discepolo.
I Martiri sono stati forti, proprio perché basavano la loro forza sulla grazie di Cristo che era in loro. La loro ci stimola a ravvivare la consapevolezza che la fede adulta esige una conversione dalla fiducia in se stessi, in certe attività efficienti ed organizzate o in certe nostre pratiche religiose, alla fiducia in Dio per la grazia e il dono della missione affidatici da Cristo. A S. Domenica Cristo diede la forza di conservare illibata la corona della sua verginità, e le concesse di superare con successo i tentativi di donne impudiche che tentavano di corrompere la sua purità. Così il Cristo potè coronare la sua sposa con la doppia corona della verginità e del martirio.

Preghiera
· Signore, tu hai sostenuto Santa Domenica con la luce del tuo volto. Ella non ha vacillato, perché tu eri con lei.
· Signore, tu hai ammaestrato i cuori dei fedeli con i lumi dello Spirito Santo; concedici, Te ne preghiamo, di gustare le cose rette nel medesimo Spirito; e di essere sempre consolati da Lui.
· Intervenga, o Signore, la virtù dello Spirito Santo, la quale ci purifichi benignamente; e ci difenda da ogni avversità e pericolo.
· Il tuo Spirito Paraclito che da Te procede, o Signore, illumini le nostre menti; e ci ammaestri in ogni verità, come ci ha promesso il Tuo Figlio.
· Signore, che scruti ogni cuore e conosci ogni volontà, purifica i nostri sentimenti ed i nostri pensieri con l’infusione dello Spirito Santo; per poterti amare perfettamente e lodarti degnamente.

Impegno
Voglio ringraziare ogni giorno il Signore per avermi fatto cristiano e dato la vita soprannaturale e porterò con trepidazione il gran tesoro della grazia che Egli ha posto nel mio cuore.

Condividi l'articolo