Fede e dintorni

Non mangiare più zucchero

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Non mangiare più zucchero.

Gesù, a proposito di testimoni ipocriti, dice nel vangelo: “Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere” (Mt 23,3). Gli ipocriti riescono a dire e a non fare.
– Ma quando non si ha il cuore ipocrita, resta difficile dire a qualcuno “fai così e così”, se tu non lo fai per primo. Molti sono bravi a dare buoni consigli agli altri, ma essi in realtà non li osservano. Ed anche in campo spirituale si può trovare un operatore del settore (sacerdote, confessore, educatore…) che incoraggia a dire preghiere o fare pie pratiche che egli stesso né dice e né fa.
– Tutti oggi, anche i bambini, non amano sentirsi dire fa’ questo e non fare quello… Però sono mostrano interesse a fare quello che vedono fare. Soprattutto quando di mezzo c’è il bene!

Una volta una mamma portò il figlio di 7 anni a un saggio e gli chiese:
“Per favore, di’ a questo bambino di non mangiare più zucchero!
♦ Il saggio guardò a lungo il bambino, fece una pausa e non gli disse niente.
Quindi disse alla mamma: “Per favore, torna qui con il bambino tra una settimana”.
La mamma prese per mano il bambino e se ne andarono.
♦ Una settimana dopo, tornò con il ragazzo. Il saggio guardò di nuovo negli occhi il bambino e disse: “Non mangiare più zucchero“.
E fece un un cenno dicendo che potevano andare.
La donna lo ringraziò e uscì, ma quando fu sulla porta, si voltò e chiese al saggio: “Perché mi hai chiesto una settimana, se avresti potuto dire la stessa cosa quando sono venuta qui la scorsa settimana?”
Il saggio rispose: “È perché fino a quel giorno io avevo ancora zucchero”.
♥ Con quale coraggio quell’uomo saggio avrebbe potuto chiedere al bambino di non mangiare zucchero, se lui stesso ne mangiava?

♥ Questo vale per tutti noi che diciamo le buone parole agli altri. Ciò che non viviamo non “cattura” nessuno. Entra da un orecchio ed esce dall’altro. La colpa non è dell’ascoltatore, ma nostra. La persona percepisce quando noi non viviamo quello che diciamo.
♥ Ecco un bel compito: guardare ai buoni testimoni e prendere coraggio a imitare le loro opere di bene!

Gesù rimproverava gli scribi e i farisei, i capi e le guide del popolo. Non per quello che dicevano e insegnavano – che andava accolto – ma per la loro incoerenza e infedeltà. Erano esigenti, rigidi con gli altri, ma permissivi con se stessi. Gesù Maestro si preoccupava di educare il loro spirito, come oggi si preoccupa di educare il nostro. Cerchiamo allora di essere buoni testimoni.

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