Cultura e Società Politica

Non c’è futuro senza memoria

“Le parole senza azioni sono solo ipocrisia”

Il 21 marzo, “Giornata nazionale in ricordo delle vittime delle mafie”

Non c’è futuro senza memoria, ed è giusto ricordare. «Oggi, 21 marzo, è ufficialmente la Giornata nazionale in ricordo delle vittime delle mafie. Ma ora la politica faccia in modo che non si trasformi tutto in una giornata dell’ipocrisia». Questo il monito lanciato dal deputato Riccardo Nuti, secondo cui «la giornata di oggi somi-glia, nel mondo della politica e non solo, più ad una giornata della passerella di chi poteva agire contro la mafia e invece si è fatto fermare dalle paludi della conve-nienza politica e degli affari».
«Le sfilate di politici e presunti paladini dell’antimafia – continua Nuti – non servirà a nulla se non ad essere smentiti poco dopo dai voti, dalle leggi truffa e dall’immobilismo».
«Ecco perché è essenziale – sottolinea ancora il deputato – che la politica faccia la sua fondamentale parte approvando in Parlamento e nelle varie assemblee regionali e finanche comunali, tutte quelle leggi o atti di cui il nostro ordinamento necessita per sconfiggere sul campo e non solo a parole le mafie». Questa la ragione per cui «bisogna immediatamente approvare una nuova legge in materia di infiltrazioni mafiose negli enti locali, per sradicare dalle istituzioni locali il ricorrente spettro di collusioni e condizionamenti, dato che oggi capita di ritrovare in funzione sindaci che qualche anno prima hanno favorito l’infiltrazione mafiosa; modificare la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso, uno strumento che poteva costituire un vero freno ai brogli, la cui portata è stata invece drasticamente ridotta dalla maggioranza dei partiti, Pd in primis; riformare le norme sui beni confiscati cambiando totalmente il progetto di legge giunto al Senato: serve invece una gestione trasparente, eliminando i monopoli attualmente esistenti e il ripetersi delle tremende storture emerse nei tribunali; riformare il settore del gioco d’azzardo con lo stop alla sua pubblicità che sta rovinando milioni di famiglie e foraggia la criminalità; approvare il disegno di legge che ho presentato, obbligando Stato e Regioni a costituirsi parte civile nei processi di mafia».
«Ma i politici – conclude Nuti – devono innanzitutto dare esempio concreto. Da vari decenni l’unico esempio che sono riusciti a dare è stato negativo, fatto di collusioni e rapporti criminali. Pensiamo al senatore Antonio Caridi che secondo l’indagine “Mammasantissima” sarebbe a capo di una cupola masso-mafiosa, oppure a Nicola Cosentino che, già condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, è stato nuovamente condannato pochi giorni fa per tentata estorsione con aggravante mafiosa. La mafia non ha certo paura delle belle parole dei politici se sa che domani può mettere uno dei suoi uomini a sindaco, a consigliere regionale o in Parlamento. Ci vogliono azioni dure, senza alcun compromesso, per cancellare l’immagine di una politica collusa e al servizio delle mafie».

Deputato XVII Legislatura – Eletto nella circoscrizione Sicilia
Riccado Nuti

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Redazione
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