Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Non abbiate paura. La storia di un prete per sempre.
– A 95 anni Don Cirillo Longo ha dato addio alla vita col sorriso e con la corona del Rosario sulla spalla. –
Tanta vita alle spalle, tanta forza ancora nel cuore. Era stato ricoverato il 12 marzo scorso dopo essere risultato positivo al coronavirus. All’ospedale di Bergamo, epicentro della lotta al terribile morbo, don Cirillo non si era dato per vinto. – “Non abbiate paura, perché tutti siamo nelle mani di Dio. Ci vediamo di là”, sono state le sue ultime parole prima di spirare, dopo una settimana di degenza, il 19 marzo scorso, solennità di San Giuseppe.
– Ha sofferto, ma ha anche cercato di sollevare il morale, con la sua fede, gli altri malati e il personale che li curava: pregava il Rosario, diffondeva parole di speranza.
Una santa morte corona una vita piena.
♥ La sera del 19 marzo 2020, solennità di San Giuseppe, è deceduto nel Centro Orionino di Bergamo il carissimo Confratello Don Cirillo Longo. Era nato a Saletto PD (Italia) il 18 marzo 1925, aveva 95 anni di età, 78 di professione e 67 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Madre della Divina Provvidenza” (Italia).
♦ Era entrato in Congregazione il 23 ottobre del 1937 a Tortona. E’ stato direttore a Venezia, S. Maria La Longa, Bergamo e Seregno. Era conosciuto da tutti soprattutto per il ruolo di Economo della Provincia “S. Marziano”, che ha svolto dal 1979 al 1988. Dal 2017 risiedeva nella comunità di Bergamo.
♦ “I Figli della Divina Provvidenza esprimono la loro comunione anche suffragando generosamente i confratelli defunti. Ricevuta notizia della morte di un confratello, le comunità si raccolgono in preghiera per lui. Lo ricordano nella santa Messa e recitano per lui, per tre giorni, il santo rosario. In suffragio di lui ogni casa della Congregazione cura la celebrazione di una santa Messa, cui assiste possibilmente la comunità”. (Norme 41)
♦ Nel apprendere la notizia un Amica del nostro Centro ci ha inviato una foto presa in questi ultimi giorni, con questa testimonianza:
♥ ” È stata una grande notte, che ha visto salire in Paradiso il nostro, amato da tutti, Don Cirillo Longo.
Mancherà a tutti noi la sua presenza fisica, perché è un sentimento umano, ma non ci mancherà la sua protezione dal cielo, dove starà felice con la Sua Madonna, alla quale è rimasto tanto fedele e con Gesù Misericordioso.
♥ Ci ha lasciato un grande testimone di Cristo, fedele alla Sua vocazione fino all’ultimo respiro.
La foto inviata ieri viene accompagnata dalle parole, che abbiamo avuto la fortuna di sentire da lui quando ha iniziato il Suo Calvario: “Pregate il rosario, ci rivedremo in Paradiso”.
♥ Che la tristezza diventi gioia, perché è la cosa che vorrebbe lui in questo momento.
Non ha mai pensato a sé stesso, ma agli altri e noi dobbiamo continuare la sua missione, rispettando la cosa fondamentale – la Pace e fraternità tra di noi, mettendo da parte tutte le discordie e piccolezze umane.
Abbiamo ora un santo protettore in cielo e siamo stati benedetti, perché abbiamo potuto vivere accanto a lui. Caro Don Longo GRAZIE per la tua vita Luminosa e grazie per averci lasciato un’indicazione per questi tempi difficili: il Rosario. Arrivederci in Paradiso”
♥ Don Cirillo conobbe don Luigi Orione, proclamato santo nel 2004 anche grazie ad alcune sue preziose testimonianze. È stato il testimone dei miracoli del fondatore, quando durante la Seconda Guerra mondiale, nei momenti disperati di paura e di fame, bastava una preghiera, recitata con fede ardente, con l’amore filiale da tutti i seminaristi, per veder arrivare un aiuto inaspettato, l’aiuto che veniva dal Cielo, attraverso i soldati.
♦ Nel 1988 promosse e realizzò con don Guido Boschini il Centro don Orione di Bergamo, che piange la morte di altri tre sacerdoti per il Covid-19. “Per noi di Bergamo – si legge nel comunicato del Centro don Orione – Don Cirillo è e rimarrà un’istituzione, conosciutissimo e stimato su tutto il territorio bergamasco”…
♥ … “Il suo spirito combattivo la sua determinazione e la sua creatività sono sempre state da sprone a tutti noi. Se chiedessimo agli operatori: “cosa ricordi di don Longo?”, sicuramente tutti risponderebbero: il suo allegro fischiettare per annunciare la sua presenza, sia durante il giorno, che nelle sue visite notturne al personale del turno di notte”.
♥ Ecco il ricordo che Elena Venni, operatrice della struttura, affida a Vatican News: “Era una persona solare, sempre pieno di vita nonostante avesse tanti anni … Aveva tanta esperienza e aveva girato le case di Don Orione in tutto il mondo.
♥ E’ sempre stato molto presente: ogni giorno, anche più volte al giorno, veniva in reparto, aveva un sorriso per tutti, una buona parola per tutti e anche per noi: anche per noi che lavoriamo all’interno. Tante volte, magari, eravamo anche un po’ tristi, ma lui veniva sempre con il sorriso e ti diceva: “Ma sì, dai, dai, su su, che tutto passa …”.
♥ Come ha detto anche ai suoi compagni di corsia, prima di abbracciare la croce.
(fonte: web vatican news e sito orionino).