Questioni politiche e morali
Storia senza nobili ideali
Linsostenibile libertà del potere politico ed economico non rende giustizia alla gestione della cosa pubblica ed i cittadini spesso si trovano a pagarne le conseguenze.
di Vincenzo Buccafusca
Nicotera - La cultura eroica e
tollerante del nostro Paese, riesce rovinosa per gli uomini integerrimi e salvifica per i
banditi di tutte le risme. E innegabile che tra i migliori popoli del mondo ci sia
quello italiano. E lo è in tutti i filoni. La sua democrazia è la più avanzata del
pianeta. Poi, lintellettualità, la finezza generale, la bontà delle leggi, la
generalità dei regolamenti, la mitezza delle sentenze penali, la disoccupazione
bracciantile, tecnica e intellettuale che rappresenta una pena devastante, è dovuta alla
concessione di libertà assoluta ai detentori del potere economico e di quello politico,
che sono padronissimi di abbandonare nella disoccupazione tutti i senza lavoro.
Le prerogative del nostro Paese non saranno
certo scalfite neppure minimamente dalla "padaneità" degli Umberto Bossi, dei
Mario Moro deceduto in carcere o dei tre super criminali che hanno assassinato il piccolo
Silvestro Delle Cave.
Le Camere parlamentari, i cui membri dovrebbero rappresentare quella Italia eccelsa,
dovrebbero cercare di legiferare un po in senso palingenetico, con spirito
solidaristico plurimo, non unilaterale come purtroppo spesso accade.
Non si può tollerare, ad esempio, che
gente che si rende responsabile di omicidio o di altre colpe gravissime, dopo qualche mese
se ne torni a casa agli arresti domiciliari, se non addirittura libera, in attesa di
processo. E, poi, cè gente affetta dinedia, mentre qualcuno è pieno
doro, tanto da poter pagare dei riscatti miliardari, nonostante fosse in atto il
sequestro dei beni. Abbiamo visto i casi recenti di Melis e di Soffiantini.
La modifica di quel 513 del c.p.p. è stata
unazione cristianamente altruistica nei confronti dei malviventi politici e comuni;
ma spudoratamente egoistica verso le parti civili e la Pubblica Accusa.
Giuseppe Soffiantini è stato già
"scarcerato". Ma dopo nove mesi di "detenzione"! Questa questione si
sarebbe potuta risolvere molto prima, specialmente dopo scoperti i nomi dei rapitori e la
zona della "prigione", se la legge avesse fermato i familiari e gli stretti
amici dei banditi, e se avesse fatto invadere dallesercito tutto il territorio
circostante i covi, così come si faceva ai tempi di Salvatore Giuliano.
Suppongo sarebbe aberrante condannare dei
mediatori della levatura morale di Nicola Grauco, che si prodigò a far liberare Silvia
Melis, dopo che in nove mesi le pur gloriose forze dellordine non lhanno
potuto fare. E sbagliato sarebbe liberare i beni delle famiglie dei sequestrati, ché
rappresenterebbe un incentivo a continuare nei sequestri di persona.
Nel nostro paese, nonostante la ultra
positività su accennata, non si riesce a colmare le molte lacune esistenti che, anzi pare
tendano ad ampliarsi poiché alcuni uomini politici sono degli avventurieri, che scendono
in politica senza un ideale nobile, ma soltanto per arricchirsi, senza badare a legge né
a morale. Tali personaggi sono pochissimi, ma molto invadenti; e i politici onesti, non
riescono ad emarginarli. Anzi, a volte avviene il contrario! E, parte
dellelettorato, spesso, purtroppo, non è in grado di discernere il candidato
integerrimo da quello disonesto.
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