Attualità

Nessuna irregolarità per i lavori al Mente

Regolare l’aggiudicazione della ditta Restuccia.

La Corte di Cassazione dà ragione agli avvocati tropeani Vecchio e D’Agostino.

Nella foto l'imprenditore Vincenzo Restuccia.
La ditta Restuccia non ha commesso irregolarità per l’aggiudicazione della gara d’appalto per il rifacimento di lavori interessanti il torrente Mente. Lo ha stabilito la quinta sezione penale della Corte di cassazione, pronunciandosi in merito all’inconsistenza delle accuse mosse all’imprenditore Vincenzo Restuccia dalla Procura di Catanzaro.
«La vicenda processuale – spiega l’avvocato D’Agostino – ha avuto inizio il 4 novembre 2010, con l’emissione del decreto di sequestro preventivo da parte Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catanzaro, eseguito il 15 dicembre 2010, con il quale sono stati sequestrati beni mobili ed immobili per circa € 2 milioni 143mila euro».
Relativamente all’aggiudicazione dei lavori per il Mente, la Procura della Repubblica ipotizzava reati di falso e truffa per l’imprenditore Restuccia e le imprese “Vincenzo Restuccia Costruzioni s.r.l.” e “Torrente Menta s.c.a.r.l.”. Ma il 7 gennaio 2011, il Tribunale del riesame di Catanzaro ha accolto i riesami proposti dagli avvocati Giovanni Vecchio e Sandro D’Agostino del foro di Vibo Valentia e Nicola Cantafora del foro di Catanzaro, escludendo l’esistenza della «astratta configurabilità dei reati contestati, restituendo quanto sequestrato al signor Restuccia». Contro questo provvedimento, la Procura di Catanzaro ha proposto ricorso dinanzi alla Corte di Cassazione. All’udienza di mercoledì scorso, su richiesta del Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, che aveva chiesto il rigetto del ricorso presentato dall’Ufficio di Procura di Catanzaro, e degli avvocati Vecchio e Cantafora, è giunto il pronunciamento definitivo della Suprema Corte, che «ha confermato – spiega D’Agostino – la regolarità della condotta delle imprese Restuccia e quindi l’assenza di alcun elemento che potesse giustificare il provvedimento di sequestro».

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it