la ratifica della convenzione di Istanbul è il primo passo concreto
“Credo che occorra concretezza: bisogna coinvolgere le organizzazioni attive contro la violenza e avere presto l’Osservatorio nazionale sul fenomeno”
Il testo della dichiarazione di voto di Dalila Nesci (M5S)
Grazie Presidente, colleghi deputati,
la ratifica della convenzione di Istanbul è il primo passo concreto per contrastare la violenza verso le donne. Adesso, però, non si dimentichi. Lo Stato ha il dovere di adottare provvedimenti immediati ed efficaci.
Il Piano nazionale contro la violenza di genere e contro lo stalking scade nell’anno corrente. Perciò il Governo intervenga per rinnovarlo e innovarlo, mutuando i principi di fondo della convenzione di Istanbul. Per raggiungere l’obiettivo comune, vanno coinvolte in particolare le organizzazioni che, riguardo alla violenza sulle donne, si sono finora sostituite allo Stato, con un ruolo che ha travalicato la mera supplenza.
Penso ai centri antiviolenza in Italia, i quali tra difficoltà e isolamenti soccorrono da anni le donne destinatarie di abusi e delitti.
A riguardo c’è un aspetto indiscutibile: solo chi ha esperienza profonda del fenomeno, può indicare direttrici di intervento adeguato ed efficace. Ma vogliamo rilevare l’urgenza di provvedere alla raccolta e al monitoraggio dei dati sulla violenza ai danni delle donne, di modo che vi sia un quadro completo, certo e ufficiale. Ancora, esprimiamo la necessità di ampliare e consolidare la rete nazionale che riunisce centri antiviolenza – per vero in numero insufficiente e dislocati in modo disomogeneo sul territorio – e istituzioni quali: enti locali, forze dell’ordine, ospedali, servizi sociali e altro.
L’importanza di questa rete è evidente. Troppo spesso capita, infatti, che una donna si rivolga alle forze dell’ordine senza che queste sappiano indirizzarla verso il corretto percorso che coinvolge le predette istituzioni. Quanto detto resterà solo un bel discorso, solo belle parole, se non seguirà un serio e vero impegno del Governo per lo stanziamento dei fondi necessari. Voteremo favorevolmente la mozione unificata che impegna il Governo a istituire un Osservatorio permanente nazionale che possa elaborare i dati che provengano da Istat, docenti, istituzioni pubbliche e private; mozione che sollecita il Governo a rinnovare il Piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking; mozione che prevede il coinvolgimento diretto delle organizzazioni antiviolenza, per un lavoro in comune con le istituzioni dello Stato. Il Governo decida in fretta quali sono le sue priorità. Noi donne non possiamo più aspettare.