Fede e dintorni

Nelle tentazioni della vita

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Nelle tentazioni della vita.

Prima Domenica di Quaresima e ci entriamo guidati dalle parole di sant’Agostino: «Se in Cristo noi siamo tentati, in lui noi vinciamo il diavolo. Ti preoccupi perché Cristo sia stato tentato e non consideri che egli ha vinto? In lui fosti tu a essere tentato, in lui tu riporti vittoria: riconoscilo!»
– La vita dell’uomo è sottoposta a continue tentazioni: il peccato ha originato uno stato di precarietà spirituale e morale. Ma Cristo, che si è voluto assoggettare alle stesse tentazioni, ci mostra come uscirne vittoriosi.
Bisogna rimanere uniti a lui, perché solo lui può darci quella perseveranza necessaria nel sostenere le prove.
– Qualcuno può illudersi di riuscirci con le sole sue forze (intelligenza, buona volontà…), ma il demonio è più forte e prima o poi soccomberà. Perciò la Chiesa ci invita pregare fortemente: «Resta con noi, Signore, nell’ora della prova».

Dal Vangelo di questa domenica (Lc 4,1-13): Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo.
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Resta con noi, Signore, nell’ora della prova.
♦ La Chiesa ogni anno nel tempo forte quaresimale, segno sacramentale della nostra conversione, si unisce al mistero di Gesù tentato dal diavolo.
♦ Dopo il battesimo nel Giordano, Gesù pieno di Spirito Santo, dallo stesso Spirito è condotto nel deserto, e qui Satana lo tentò, ma lui lo vinse rimanendo da Figlio sottomesso docilmente alla Parola del Padre, manifestata nelle Scritture e alle quali egli rimanda nelle sue risposte che dà al tentatore.
Guardiamoci dalle scorciatoie o scappatoie che Satana ci suggerisce per allontanarci dalla via della Croce: la popolarità, il potere, il successo per ottenere la gloria mondana. Seguiamo l’esempio del divin Maestro vivendo nella povertà, nel servizio di Dio, adorando il Padre, unico Dio e Signore. Con Gesù, nostra forza, vinciamo il maligno.
In questo tempo favorevole per la nostra salvezza ascoltiamo e accogliamo la Parola nel cuore per annunciarla e proclamarla con la vita e con la bocca davanti ad ogni uomo, perché tutti possano conoscere Cristo crocifisso e risorto e aderire a Lui: facendo riferimento tutti possono raggiungere la salvezza. (cf. Francesco Dell’Orco, ladomenica.it)

La santa Quaresima: ne abbiamo tutti bisogno.
♦ Molti avranno scelto, in un particolare momento della vita, di partecipare a un corso di Esercizi Spirituali: hanno vissuto cioè un tempo di maggiore distensione dalle attività quotidiane per ritirarsi nel silenzio, nella preghiera e nell’ascolto della Parola di Dio.
♦ La Chiesa prevede per tutti, invece, un vero e proprio itinerario di esercizio della vita interiore, aiutato anche dal sacrificio esteriore.
Questo tempo è la Quaresima! I tre elementi essenziali che lo caratterizzano sono determinanti: digiuno, preghiera, carità.
♦ Il digiuno fisico aiuta lo spirito ad aprirsi a spazi intensi di preghiera e a rendersi sempre più coscienti che bisogna essere solidali con i fratelli attorno a noi. Sono aspetti che è possibile vivere non solo personalmente, ma anche comunitariamente, facendo opportune scelte in famiglia, aderendo alle iniziative della comunità parrocchiale o di qualche gruppo di ispirazione cristiana.
♦ Aiutarsi in tutto questo permette di non scoraggiarsi e di «fortificare l’uomo interiore» (Cfr. Efesini 3,16) per celebrare con Cristo la gloria della Pasqua.
♦ Vivere la Quaresima come momento favorevole significa allora anzitutto contemplare la vita di Cristo, armarsi della sua Parola per contrastare le suggestioni del male, nutrirsi dei Sacramenti della fede per non incombere in una sorta di anoressia spirituale. (cf Tiberio Cantaboni, ladomenica.it).

La Quaresima, iniziata con il Mercoledì delle Ceneri, invita i cristiani a stare insieme a Gesù nella lotta contro il Maligno. L’umanità è ferita dal peccato, ma il cristiano che vuole lottare contro il maligno si deve unire a Cristo per ottenere la vittoria. La vittoria sarà il frutto della grazia del nostro Battesimo che ci ha configurati a Cristo, e Cristo con la sua Croce ha redento il mondo. Un cammino di 40 giorni per sperimentare la grazia e la vittoria di Cristo.

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