Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Nel segno della Trinità, la beata Itala Mela.
– Domenica scorsa è stata celebrata la solennità della SS. Trinità: un oceano di santità e di amore in cui tutti i cristiani hanno potuto trovare la misura della propria santità.
– Basta considerare l’Ordine dei Trinitari o della Santissima Trinità che fu fondato da s. Giovanni di Matha (1160-1213) e da s. Felice di Valois (1127-1212) dedito alla salvezza degli schiavi e del peccato e della prepotenza umana.. – Tra i tanti citiamo il beato Domenico del Santissimo Sacramento Iturrate, sacerdote dell’Ordine della Santissima Trinità, che si adoperò con tutte le forze per la salvezza delle anime e magnificare la gloria della Trinità.
– Tra le figure femminili spicca santa Elisabetta della Trinità: (si chiamava Elisabeth Catez,ed era carmelitana consacrata, beatificata da Giovanni Paolo II nel 1984 e proclamata Santa da Papa Francesco nel 2016. – Ancora, Suor Maria della Trinità, clarissa (Luisa Jacque), morta il 25 giugno 1943. Ha vissuto la sua vita di consacrata nel Monastero delle Clarisse a Gerusalemme, lo stesso dove 40 anni prima anche san Charles de Foucauld trascorse diversi mesi in preghiera, da eremita, nel giardino.
– E nel segno della Trinità, c’è la beata Itala Mela(1904-1957) a cui il Signore diede una particolare esperienza della Trinità, conducendola nel cuore del Mistero. Da questa esperienza mistica nascerà in lei il voto di far conoscere la Trinità a tutti.
Dall’ateismo agli altari.
♦ Sabato 10 giugno 2017 a La Spezia ebbe luogo la beatificazione di Itala Mela nata nel 1904 da genitori non credenti. Nel 1920 perdette un fratello di appena 9 anni: una esperienza che la portò alla convinzione dell’ulteriore prova dell’inesistenza di Dio (dov’è Dio quando muore un bambino?) .
Ma il Signore le concesse una particolare esperienza della Trinità, conducendola nel cuore del Mistero. Da questa esperienza mistica nascerà in lei il voto di farla conoscere a tutti.
♦ Itala Mela (1904-1957), la mistica e oblata benedettina, è stata proclamata beata a La Spezia sabato 10 giugno 2017, dal cardinale prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, Angelo Amato. “L’Osservatore Romano” riportò nella sua edizione di venerdì 9 giugno il suo cammino di fede: “dall’ateismo agli altari, nel segno della Trinità”.
♦ Nata a La Spezia nell’estate del 1904 in una famiglia non credente, la piccola Itala ricevette il battesimo in casa della levatrice, ma da adolescente, in seguito alla morte del fratellino Enrico all’età di 9 anni, proclamò con fermezza il suo ateismo. “Dopo la morte, il nulla”, dichiarò nei suoi scritti.
♦ Fu all’Università di Genova che, dopo una profonda crisi, iniziò — grazie anche ad esperienze mistiche — il suo cammino spirituale, che la fece avvicinare alla spiritualità benedettina.
♦ Significativi nel suo percorso di conversione e di formazione furono alcuni incontri: con il giovane Montini, futuro papa Paolo VI, con il cardinale Schuster, con Padre Gemelli e con don Divo Barsotti.
♥ Il Signore le concesse una particolare esperienza della Trinità: la elevò “al di là di ogni esperienza umana, al ‘monastero celeste’ dove da sempre vive la Santissima Trinità”, e la condusse nel “cuore” della Trinità.
♥ Nel 1933, oltre alla sua professione come oblata nel monastero benedettino di San Paolo fuori le Mura a Roma, Itala fece anche voto di consacrazione totale alla Trinità.
Fu quello che ella definì il suo “quinto voto”, aggiungendolo ai quattro voti che esprimono i benedettini (povertà, castità, obbedienza, stabilità): votò cioè se stessa “all’approfondimento della comprensione del mistero della presenza delle Tre divine persone in lei ed aiutare i battezzati, in particolare i sacerdoti e i religiosi, a ridare vita a questa certezza della vita cristiana”.
♥ Tutta la sua vita, la sua preghiera, la sua azione ebbero come riferimento questa centralità.
♥ Nell’aprile del 1941 l’abate di San Paolo fuori le Mura presentò il suo progetto del quinto voto a papa Pio XII, il quale rimane sorpreso “da tanta luce, da tanta umiltà e da un così forte radicamento nella tradizione cristiana”.
♥ Affetta da tempo da endocardite — lo stato infiammatorio dell’endocardio le fu diagnosticato nel 1929 –, Itala Mela morì nell’aprile del 1957 all’età di 52 anni.
Le sue spoglie hanno riposato dal 1983 nella cripta della cattedrale spezzina di Cristo Re, fino a sabato 10 giugno 2017 quando fu proclamata Beata.
(fonte: cf Osservatore Romano, 9 giugno 2017).