Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Natuzza: Io sono “vermo” della terra.
La Passione di Gesù, che in questi giorni di settimana santa meditiamo più profondamente, ci aiuta a capire la “chénosi” di Gesù: cioè egli si è fatto “verme della terra”, perché ogni uomo si trasformasse in “angelica farfalla”. Questo l’insegnamento semplice e profondo di Mamma Natuzza di Paravati.
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♦ La semplicità, l’immediatezza di Natuzza Evolo di Paravati le permettevano di dire, anzi di cantare a tutti ciò che di positivo Dio le combinava.
Lei, illetterata, cantava anche ciò che di totalmente negativo il Signore le mandava. Se la ascoltavi con attenzione, potevi concludere che per lei tutto è positivo proprio perché prende tutto dalle mani di Dio.
♦ Le si ricordava che sanguinava e che portava le stimmate e che soffriva mille disagi e lei rispondeva: “Io ringrazio sempre, perché tutto mi manda il Signore”.
Ascoltando la registrazione di un dialogo tra lei e un giornalista si può constatare che di fronte a lei anche il giornalista più distratto e superficiale non poteva rimanere indifferente.
♦ In effetti chiunque la ascoltava o trattava con lei, rimaneva coinvolto se non sconvolto dal suo sorprendente candore.
Alla fine della citata intervista, il giornalista ormai “cotto” per lo stupore, si permette un’ultima domanda:
♦ – Come mai lei, Natuzza, ha il coraggio e l’umiltà di definirsi un “vermo” della terra. Non ne sente vergogna!?
♥ – No, perché è vero che sono “vermo” della terra. Ma…voi; anche voi lo siete; voi… chi credete di essere?
Bruciante questa risposta al giornalista.
Non resta che riflettere: proprio in questi giorni la parola di Dio profetizza come Gesù si è annullato per amore, ha indossato la nostra carne di peccato per rivestirci della sua divinità.
♥ Cristo si è fatto “verme della terra” perché ogni uomo si trasformasse in “angelica farfalla”.
(fonte: cf zenit.org, 13 marzo 2016).