Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Musulmano scrive libro su padre Hamel.
Il 26 luglio del 2016 tutto il mondo si fermò sgomento dinanzi all’anziano sacerdote ucciso in un chiesa di Francia: Padre Jacques Hamel, «uomo di pace e sacerdote coraggioso». Cinquant’anni di servizio sacerdotale alle spalle e un carisma incredibile che lo aveva spinto a continuare a celebrare messa nonostante i suoi 86 anni. – Un uomo buono, di grande carisma con 50 anni di sacerdozio alle spalle: è descritto così padre Jacques Hamel, sacerdote presso la chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, vicino a Rouen, ucciso da due attentatori. – E in questi giorni una straordinaria notizia: in Francia un autore musulmano scrive libro su padre Hamel e la prefazione al volume porta la firma dell’arcivescovo di Rouen, mons. Dominique Lebrun.
L’autore musulmano Mohammed Nadim sta per pubblicare in Francia il libro “Requiem pour le père Jacques Hamel”, dedicato al sacerdote 86enne ucciso nel luglio scorso.
♦ Il volume, la cui prefazione porta la firma dell’arcivescovo di Rouen, monsignor Dominique Lebrun, verrà presentato martedì 13 giugno nel capoluogo della Regione della Normandia ed uscirà mercoledì 14 giugno nelle librerie francesi.
♦ Il breviario di padre Jacques Hamel, assassinato il 26 luglio 2016 nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray da due giovani estremisti islamisti mentre stava per celebrare la Messa, viene attualmente conservato nella chiesa di San Bartolomeo all’Isola, la basilica romana gestita dalla Comunità di Sant’Egidio e dedicata alla memoria dei nuovi martiri.
♥ “Il libro di Mohammed Nadim, redatto sotto la forma di lettere liberamente indirizzate a padre Hamel, è una potente meditazione sulla violenza, il terrorismo, la religione.
♥ In un linguaggio fiammeggiante, poetico, l’autore evoca il martirio del sacerdote, la follia dei suoi assassini, e quello che prova un musulmano come lui: è la testimonianza sconvolgente ed inaspettata di un vero dialogo spirituale.
♥ Mohammed Nadim, che vive e lavora in Algeria, è musulmano praticante. Rimasto profondamente sconvolto dall’assassinio dell’anziano sacerdote, ha deciso di darne testimonianza.
(fonte: zenit.org, 7 giugno 2017)