Fatale l’imprudenza per Francesco Rizzo
L’uomo lavorava a Parabiago, vicino Milano
«Avevo finito il mio lavoro e stavo andando a mangiare – racconta il collega idraulico – e lui ha voluto fermarsi un attimo proprio perché, avendo smesso di piovere, avrebbe potuto sistemare il problema alle tegole. Poi sono uscito e non l’ho più visto. Quando sono tornato e ho visto ambulanze e carabinieri ho capito che gli era successo qualcosa». Ad accorgersi per primo della tragedia è stato il vicino della casa a fianco, che ha visto il corpo infilzato nella cinta e ha chiamato il 118. I sanitari accorsi sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, mentre i carabinieri della caserma locale bloccavano l’area all’accesso dei curiosi, per permettere agli addetti dell’Asl ed al magistrato di svolgere il proprio lavoro. Stando a quanto è emerso dal sopralluogo pare che Rizzo sia scivolato sul tetto ancora umido. Purtroppo non vi era alcuna impalcatura sul posto, anche se è ancora da accertare se vi siano state negligenze sotto l’aspetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro. L’operaio era sposato e viveva a Nerviano, mentre a Tropea, suo paese di origine, abita la figlia avuta da un precedente matrimonio.