Al Museo Diocesano fino 30 ottobre 2014
Presentazione nel Giardino del Seminario con Simonetta Bonomi
Fructus Terrae è il nome dato ad un’interessantissima mostra sulla storia del vino allestita presso il Museo Diocesano di Tropea. A battezzare l’iniziativa anche la Sovrintendente per i Beni Archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, Mario Romano di Confindustria Calabria, Maria Teresa Iannelli della Sovrintendenza ai Beni Culturali per la provincia di Vibo Valentia, Alberto Statti per la Confagricoltura Calabria, oltre che rappresentante di una delle più rinomate “Cantine” calabresi, don Ignazio Toraldo di Francia direttore del Museo Diocesano, Pasquale Costa rappresentante dell’associazione Culturale Enotria della zona vitivinicola per eccellenza, Brattirò, per l’entroterra tropeano.
Cosa e quanto unisce il vino all’archeologia? Molto più di quanto solitamente si pensi; un binomio questo evidenziato nettamente durante la conferenza di presentazione, vino ed archeologia sin dalla notte dei tempi hanno camminato nei secoli di pari passo.
Quanto il vino di Calabria e la sua diffusione hanno in comune con Tropea? Tantissimo se si pensa che la maggiorparte della sua commercializzazione in Italia ed all’estero transitava dal porto tirrenico.
Anfore, vasellame, cartellonistica ed oggettistica inerente il vino e la sua diffusione in età ellenistica tra il IV-I secolo a.C. o nell’alto medioevo (VI-IX), strumenti per la misurazione e la trasformazione del vino di fine ‘800 inizi ‘900 alcune delle attrattive della mostra. “Mostre come questa sono molto interessanti – ha detto la Bonomi nel suo fugace intervento – E’ un bene che i musei si aprano andando oltre il tradizionale per abbracciare iniziative come questa che possano attrarre sempre maggiore e diversificato pubblico”.
La mostra rimarrà aperta fino al 30 ottobre 2014.