Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Mons. Romero del Salvador sarà Beato.
La data non si sa ancora, ma è certo il luogo: mons. Oscar Arnulfo Romero sarà beatificato a San Salvador, tra la gente che ha difeso dall’ingiustizia e dalla violenza e per cui ha dato la vita: qualche ora prima di essere ucciso aveva telefonato al segreterario: «Celebrerò io la messa, non voglio coinvolgere nessuno».
Un “protomartire”. Primo della lunga schiera dei nuovi martiri contemporanei, Oscar Arnulfo Romero sarà beatificato a San Salvador entro l’anno. Lo ha annunciato mercoledì 4 febbraio l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia e postulatore della causa di beatificazione dell’arcivescovo ucciso il 24 marzo 1980 mentre stava celebrando la messa a San Salvador.
È un fatto provvidenziale che questa beatificazione giunga con il pontificato del primo Papa latinoamericano, un Papa che ha affermato di volere una «Chiesa povera per i poveri».
Ma è un fatto che apre una strada, che allarga l’orizzonte dell’America latina, un continente che, a partire dalla testimonianza di Romero, ha qualcosa di importante da dire a tutto il mondo.
Monsignor Jesus Delgado, che è stato il segretario personale di Romero nei tre anni, dal 1977 al 1980, in cui guidò l’arcidiocesi di San Salvador racconta: «Quel 24 marzo avevo proposto all’arcivescovo di prendersi un giorno di riposo». Infatti l’agenda di Romero aveva sei appuntamenti di cui uno, alle 18, era proprio la celebrazione della messa. «Se arrivo tardi celebra tu», gli disse il Romero. Ma poi telefonò al segretario: «Meglio di no. Celebrerò io la messa, non voglio coinvolgere nessuno in questo».
E così monsignor Romero fu ucciso mentre stava celebrando la messa nella cappella dell’ospedale della Divina Provvidenza a San Salvador. Anche quel giorno, come avveniva da anni, Romero aveva denunciato le ingiustizie commesse nel suo Paese e le violenze della polizia e dei militari.
(da zenit.org, 04 febbraio 2015).
Bibbia. Vangelo di Giovanni.
«Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde». (cap. 10, 11-12).