Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Mio Dio e mio Redentore!
– La solennità del SS. Redentore
nella terza domenica di luglio.
– “Cristo è il Redentore del mondo! In lui si è rivelata in modo nuovo e più mirabile la fondamentale verità sulla creazione: «Dio vide che era cosa buona» (Genesi).
– Ma poi, quel mondo creato da Dio per l’uomo, essendovi entrato il peccato, è stato stravolto: un mondo ‘schiavo’ del male.
– In Gesù il mondo e l’uomo riacquistano nuovamente il vincolo originario che lo lega a Dio fonte della Santità dell’Amore. «Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito». – Come nell’uomo-Adamo questo vincolo è stato infranto, così nell’uomo-Cristo esso è stato di nuovo riallacciato. Cristo è il Redentore dell’uomo!
1a. Vangelo della domenica XVI del Tempo Ordinario_2020 – Forma breve (Mt 13,24-30)
♦ In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò.
♦ Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”.
♦ Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio”».
1b. Vangelo della solennità del SS. Redentore – (cf Gv 3, 13-18.21)
♦ In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: “Nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell’uomo che è disceso dal cielo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna”.
♦ Dio, infatti, ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
♦ Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.
2. La festa
Nella terza domenica di luglio si celebra la solennità del SS. Redentore, che interessa diverse chiese italiane, tra cui quella famosa di Venezia, dove la notte del sabato che precede la festa ha luogo un fantasmagorico spettacolo pirotecnico che attrae migliaia di visitatori.
♦ Ed in questa domenica i Missionari Redentoristi festeggiano il titolare del loro Istituto. Papa Benedetto XIV il 25 febbraio 1749, nell’approvare le Regole del nuovo Istituto, fondato da S. Alfonso Maria de Liguori nel 1732 a Scala, cittadina sopra Amalfi), diede anche il nome definitivo: Congregazione del SS. Redentore. Da qui il nome di Missionari Redentoristi.
3. Alcune note teologiche
Cristo è il Redentore promesso nell’antica Alleanza, e Dio l’ha consacrato e mandato per risollevare l’uomo dalla sua caduta.
Apparso nella carne mortale di uomo, e offrendosi come vittima di espiazione, con la sua morte e risurrezione ha portato la salvezza a tutte le genti.
Grande è la redenzione dall’antica schiavitù, la remissione dei peccati. In lui la verità, la luce, la vita; in lui i credenti sono segnati con l’unzione dello Spirito Santo promesso e hanno la speranza di conseguire la completa libertà dei figli.
Dio, così, ha avuto compassione dell’Uomo, e vedendolo incapace di dar degna soddisfazione per il peccato commesso, con bontà e misericordia ha mandato il suo Figlio a redimere il genere umano con prendere la natura umana e morire per tutti gli Uomini.
4. Preghiera di S. Alfonso
Contemplando il Redentore.
♦ Anima mia, alza gli occhi e contempla Gesù crocifisso. Guarda l’Agnello divino, sacrificato su un altare di dolore. Pensa che egli è il Figlio prediletto dell’eterno Padre e che è morto per amor tuo.
♦ Egli ha le braccia aperte per accoglierti, il capo chino per darti il bacio della pace, il costato aperto per accoglierti. Non merita forse di essere amato un Dio così buono e pieno d’amore? Dalla croce il tuo Signore ti dice: “Figlio, chi mai al mondo ti ha amato più di me, tuo Dio?”
♥ Mio Dio e mio Redentore, tu sei morto di una morte infame e dolorosa, per guadagnarti il mio amore. Ma quale creatura potrà mai ricambiare l’amore del suo Creatore morto per essa?
Adorato Gesù, amore dell’anima mia, come potrò dimenticarmi di te? Come potrò vederti appeso su questo legno e non amarti con tutte le mie forze?
Gesù mio, io credo che tu mi hai amato fin dall’eternità, senza alcun merito mio, e che, pur prevedendo le mie ingratitudini, solo per la tua bontà mi hai dato di esistere.
♥ Tu sei il mio Salvatore, perché con la tua morte mi hai liberato dall’inferno tante volte da me meritato.
♥ Tu sei la mia vita, per la grazia che mi hai donato, senza la quale io sarei rimasto per sempre nella morte.
♥ Tu sei la mia speranza: da nessun altro io posso sperare del bene, giacché tu solo sei giunto a morire per me.
♥ Agnello di Dio, sacrificato sulla croce e vittima d’amore, vorrei morire per te, come tu sei morto per me! Amen.
Il Superiore Generale dei Redentoristi augura a tutti i Missionari, agli Associati e agli amici redentoristi una stretta unione col Redentore.
Nel cuore della comunità è presente lo stesso Redentore col suo Spirito di amore per formarla e sostenerla. – Quanto più stretta è la loro unione con Cristo, tanto maggiore sarà la loro unione reciproca (cost. 23) – Che noi possiamo essere Testimoni fedeli e profeti del Redentore oggi!
Vostro fratello in Cristo nostro Redentore,
Michael Brehl, C.Ss.R.
Superiore Generale