Convegno organizzato da Is Tropea, Rotary club e Centro Gaia.
Esistono processi che permettono di affrontare e superare i conflitti, facendoli evolvere positivamente.
Sono sessanta gli alunni del secondo anno di corso dei cinque indirizzi di studio dell’Is Tropea ad essere stati coinvolti in un percorso formativo, del quale il convegno rappresenta la parte conclusiva, in cui i ragazzi, guidati dai docenti, hanno rappresentato il gruppo campione di una particolare ricerca. A coordinare questo lavoro è stata la pedagogista ed esperta in mediazione penale minorile e familiare Alessandra Mercantini. Al centro della ricerca ci sono stati i processi che permettono di affrontare e superare i conflitti, facendoli evolvere positivamente, traducendoli in elementi preziosi di crescita attraverso la sana e costruttiva logica della mediazione.
«Spesso – ha spiegato la dirigente della scuola tropeana Beatrice Lento – si verificano tra gli studenti situazioni di contrasto che evolvono in episodi spiacevoli di violenza fisica e psicologica». Per questo la mediazione è importante, in quanto riesce a far emergere i sentimenti e le emozioni, consentendo ai ragazzi di superare lo stadio di iniziale opposizione al prossimo, recuperando l’equilibrio psicologico senza il quale sarebbe impossibile ripristinare i legami e mettere da parte le cause del conflitto. «I ragazzi – afferma infatti la Lento – sono vittime di modelli di riferimento sbagliati che, purtroppo, vengono presentati proprio da noi adulti, ma grazie al percorso attivato abbiamo favorito un cambiamento di prospettiva e sono certa che, nel tempo, si registreranno atteggiamenti rinnovati in direzione dell’incontro e della responsabilità».
Nel corso dell’incontro, al quale sarà presente anche il presidente del Rotary club Tropea Enzo Loiacono, verrà premiato il miglior lavoro tra quelli prodotti dagli studenti che hanno frequentato il percorso formativo.